Charles Robert Redford Jr. festeggia l’ambito traguardo degli ottant’anni. Oggi, più che mai, possiamo definirlo un mostro sacro del Cinema mondiale, un'invidiabile icona e credibilissimo interprete di numerose pellicole. Nato a Santa Monica il 18 agosto 1936 da Charles Robert Redford Sr (1914-1991) e Marta W. Hart (1914-1955) può vantare una prestigiosissima carriera nel mondo del cinema, sia da attore che da regista. Nonostante le difficoltà iniziali (la morte prematura della madre, l’abbandono degli studi, le crisi esistenziali, l'abbandono all'alcool) riuscì ad intraprendere un cammino di riscatto, personale e professionale, grazie all’incontro con Lola Van Wagenen (1938), con la quale iniziò una relazione, destinata a durare quasi trent’anni, e che lo iniziò alla recitazione.

Iniziò la sua carriera quasi subito, ancora studente ventiquattrenne, come attore per la televisione: qui partecipò a numerose fiction, come "Ai confini della realtà" e "Alfred Hitchcock presenta". Poi arrivò il cinema, con la pellicola drammatica “Caccia di guerra” (1962) del regista Denis Sanders (1929-1987). Da allora in avanti si aprì per Robert Redford un futuro di celluloide costellato di grandi successi e prestigiosi riconoscimenti. Arrivarono, quindi, “Questa ragazza è di tutti” (1966), “A piedi nudi nel parco” (1967), “Butch Cassidy” (1969), “Come eravamo” (1973), “La stangata” (1973), “Il grande Gatsby” (1974), “I tre giorni del condor” (1975) e molti altri, recitando accanto ad attori del calibro di Marlon Brando (1924-2004), Jane Fonda (1937), Paul Newman (1925-2008), Natalie Wood (1938-1981) e così via.

Fondò, insieme all’amico e regista Sidney Pollack (1934-2008) il “Sundance Institute” che, dal 1991, assunse la direzione dello “Utah/US Film Festival” cambiando denominazione in “Sundance Film Festival”, divenendo la prestigiosa kermesse che ancora oggi è: un’autorevole vetrina per il cinema indipendente.

Nonostante i suoi ottant’anni, Robert Redford non intende affatto andare in pensione e celebra questo bel traguardo recitando nel film “Il drago invisibile”, in questi giorni in tutte le sale cinematografiche mondiali.

Da sottolineare il particolare accostamento che ho posto in essere nella scelta del titolo: Robert “Ken Parker” Redford. Ho sempre amato il personaggio di Ken Parker, un anti-eroe del mondo dei comics, creato dal duo Berardi e Milazzo nel lontano 1977. Un personaggio ispirato graficamente dal nostro attore hollywoodiano. Ho sempre sognato che qualcuno realizzasse una pellicola western con protagonista Ken Parker interpretato da Robert Redford, ma così non è stato e così non sarà più, purtroppo.

Ma, per i più attenti, non sarà difficile scovare importanti similitudini rivedendo film come “Corvo rosso non avrai il mio scalpo” (1972), dove Jeremiah Johnson sembra il gemello di Ken Parker nell’albo n. 5 “Chemako, colui che non ritorna”. Di nuovo tanti auguri, Robert, e cento di questi anni!