Sono passati quattro mesi dalle elezioni amministrative che hanno incoronato Virginia Raggi del movimento 5 stelle a Sindaco di Roma. Come si sa i candidati sindaci, di qualsiasi colore politico siano, una volta eletti diventano per ovvi motivi i sindaci di tutta la città. Anche di chi non hanno avuto il voto.

Così non sembra per Virginia Raggi che da subito dopo le elezioni ha avuto un comportamento quantomeno anomalo. Innanzitutto nel scegliere la sua squadra di governo della Capitale. L'iniziale promessa di presentare la giunta prima delle elezioni è stata disattesa, colmata solo parzialmente dall'annuncio di soli quattro assessori (di cui uno, l'ex rugbista Lo Cicero, prima annunciato e poi scaricato) alla vigilia del ballottaggio con lo sfidante Pd Roberto Giachetti.

Le dimissioni dell'assessore al Bilancio

Èstato poi un susseguirsi di colpi di scena con una giunta che ha visto il suo perno chiave, l'assessore al Bilancio, dimettersi all'inizio di settembre per poi essere sostituitodal definitivo Andrea Mazzillosolo qualche giorno fa. Fra l'altro contravvenendo alle ferree regole del Movimento 5 Stelle che non vogliono nelle sue fila persone che abbiano militato in altri partiti. Mazzillo è un ex Pd.

Tralasciando il fatto che ancora ad oggi mancano importanti figure dirigenziali come il Capo di Gabinetto passando per il Direttore Generale di Atac e l'Amministratore Delegato di Ama, (la contestata azienda dei rifiuti capitolina), il fatto che desta clamore sono le numerose quanto evitabili gaffe che il primo sindaco donna di Roma ha commesso.

Ad agosto muore Settimio Piattelli, uno degli ultimi testimoni della Shoah. Nessun messaggio dal Sindaco Raggi se non un tweet dal profilo ufficiale del Comune di Roma con la foto di un altro.Sempre ad agosto si tengono i funerali delle vittime del terribile terremoto di Amatrice, molte delle quali residenti a Roma. Virginia Raggi diserta.

A metà settembre è previsto un incontro con la Cei in Vaticano e la Raggi non va. Non solo. Il cerimoniale del Campidoglio fa sapere che il sindaco Raggi "sarà presente solo se all'incontro parteciperà il suo omonimo, cioè il Papa".Qualche giorno prima muore a Roma Enrica Zarfati, ultima delle ebree sopravvissute allo sterminio di Auschwitz.

La Raggi non va ai funerali e nessuno del suo staff a rappresentare la Capitale d' Italia.

Inoltre sono passati otto giorni dalla violenza con stupro a Colle Oppio ai danni di una turista australiana. Il Sindaco di Roma non ha ancora trovato un minuto di tempo per farle visita in ospedale.Insomma, al di là dei problemi nel formare la giunta capitolina, restano problema di natura istituzionale.