Tutti lo vogliono o meglio tutti lo volevano prima di tornare zucca. E' l'ennesima favola finita male, prima della mezzanotte, con protagonista Luis muriel, la Cenerentola degli attaccanti, oggi della Sampdoria fermo a 8 reti tra campionato e coppa Italia. Un po' pochino per uno come lui...
Muriel il Ronaldo mancato
Faccia da Ronaldo, stessa espressione, stessi dentoni, sorriso da buono. Anche le movenze sono vicine a quello originale. Doppio passo da 9, accelerazioni da Bolt, reti impossibili da ripetere, come gli errori a due metri dalla porta e poi le notti brave.
C'è quasi tutto. Manca solo la continuità, qualche modella da copertina e soprattutto la grande squadra che lo prenda. Ronaldo girò le migliori del tempo, Luis si deve accontentare della bella provincia, oggi del mar Ligure. Luis non finisce mai di stupire e nemmeno di deludere. Vizi e contraddizioni di un attaccante che fino a qualche settimana fa sembrava ad un passo dal Chelsea di Antonio Conte, prima ancora all'Atletico Madrid di Diego Simeone. Basta crederci. Faccio finta di farlo. Continuo ad ascoltare la favola di qualcuno, la faccio mia e di nessun altro.
Sei mesi per diventare un Cigno reale
In fondo ci credo, continuo a credere che Luis sia un campione, che la Samp abbia tra le mani un fuoriclasse, uno di quelli pronti a esplodere (evitare battute sul peso), uno di quei giocatori che a Fantacalcio vorrei avere sempre nella mia squadra.
Ma in campo le cose vanno diversamente. Ora sono nuovamente tante, troppe le partite sbagliate. Molte sono le reti facili messe dentro grazie agli altri, tante sono quelle sbagliate e i punti persi. Sono poche quelle da campione vero, quelle che valgono 28 milioni di buone ragioni per far felice Massimo Ferrero, forse qualche tifoso, non quelli che non vorrebbero perderti ma nemmeno sopportarti.
E per smentirli ci sono ancora sei mesi, metà campionato, prima di una lunga estate di calcio mercato, di vacanze e bagni caraibici e qualche birra. C'è ancora tempo per cambiare una classifica, una posizione da migliorare per non sprofondare nell'indifferenza, in una paura che ora sembra lontana, superata grazie alla mediocrità delle ultime tre, forse quattro, del nostro campionato.
Ma per riuscirci c'è bisogno fortemente di te poi di Fabio e magari (Giampaolo permettendo) di Patrick e di un altro che prenderà il posto sicuramente di Ante per tentare qualcosa di non previsto, per distaccare i cugini in una lotta cittadina che piace sempre e che fa star male chi non riesce ad aver la meglio dell'altro.
A volte anche le favole raccontano una verità. E quella di Casa Samp sarebbe quella di condividere ancora qualche gioia, speriamo nessun dolore e allungare la durata dell'accordo del colombiano, che attualmente scade nel 2019. Rinnovo con adeguamento per cercare di alzare la clausola rescissoria, per arrivare sino a 35 milioni di euro. Una pazzia, un modo incassare di più da una sua eventuale cessione a giugno.
Alessandro Lucci ha la proposta in mano. Sa che Muriel può diventare un grande cigno ma restare anche un brutto anatroccolo. E nel laghetto del parco di Nervi è da tempo che di cigni reali non se ne vede nemmeno uno...