È cominciato un nuovo anno, ma come ogni nuovo inizio si riparte sempre dalle idee di partenza con innovazioni, propositi, motivazioni e metodi di lavoro: se prendiamo in considerazione la pallacanestro europea, sono davvero poche le squadre che guardano al futuro con gli occhi di chi ha tra le mani dei talenti da coltivare con il massimo impegno. Poche società ci riescono davvero, rarissime sono in grado di far esplodere in prima squadra giovani talenti e tra queste, al momento soltanto una ha tra le mani il potenziale crack di questo sport: il Real Madrid con la stella slovena classe 1999 Luka Doncic.
Il Doncic del presente
Analizziamo sotto tutti i profili questo campione in erba: Luka Doncic è una point guard - all'occorrenza tiratore - ma con un fisico, una tecnica, un'intelligenza e uno stile di gioco che nessuno per la sua età ha avuto ancora la possibilità di esprimere a livelli così alti; un prodigio che capita solo una volta tra le mani.
Fisico: sotto questo aspetto, Doncic è innaturale per il ruolo, eppure lo interpreta benissimo seguendo le orme tecniche di Llull. Grazie anche alla sua mobilità e duttilità, sfrutta al massimo le sue lunghe leve per avere più prestanza contro tutti i ruoli esterni. Ciò implica anche buone doti da rimbalzista e ottimo movimento dei piedi.
Attacco: un realizzatore formidabile in grado di far buon uso di qualsiasi soluzione per segnare.
Il tiro è una delle sue armi più affidabili, merito di una tecnica veloce e pulita e di una mano morbida in grado di avere un ampio raggio. Tatticamente riesce a gestire bene il pallone, grazie a un ottimo palleggio e trattamento di palla, e può attaccare qualunque lato con il suo abile uso di entrambe le mani (pur essendo destro): uno contro uno, transizione, palleggio arresto e tiro, pick n'roll, appoggio...con il pallone tra le mani può sfidare qualsiasi difesa, prendendo le sue decisioni nella maniera e con i tempi giusti.
Inoltre è un eccellente passatore, in grado di sfornare i giusti palloni per i tiri piazzati, grazie a una mentalità esclusivamente di squadra.
Difesa: abbiamo già detto della sua utilità fisica, ma dal punto di vista tecnico-tattico riesce bene a leggere le situazioni offensive degli avversari con un'ottima visione di gioco che, per intuito e intelligenza, gli consente di avere una voce rilevante per palle rubate.
Mentalità: la strada, sotto questo aspetto, è ancora lunga, ma la voglia di competere e la freddezza sono imparagonabili. Doncic è un giocatore che, quanto più si alza il livello della sfida, tanto più riesce a rispondere in maniera adeguata con giocate - a volte fuori dagli schemi - ma sempre premiate dalla palla che entra nel cesto.
A quando in NBA?
Il suo futuro in NBA è ormai scritto, ma non sarà adesso: la proiezione è tutta sul draft 2018. Perché non adesso? Per ruolo gerarchico e per un potenziale non ancora espresso totalmente su un campo di Eurolega: che Doncic sia un astro nascente è già chiaramente visibile, ma attualmente si trova dietro l'intoccabile play Sergio Llull nelle rotazioni.
Gli serve ancora più spazio, farsi le ossa come si suol dire, e rendere di conseguenza.
Se spazio e rendimento andranno di pari passo anche l'anno prossimo, per Doncic l'NBA sarà più che una nuova esperienza, sarà la base di una luminosa carriera che non gli potrà togliere nessuno. Non male per un cestista che ha solo 17 anni.