Anche se il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Francia sancirà, con ogni probabilità, la vittoria di Emmanuel Macron, le indicazioni dell'elettorato portano da tutt'altra parte. I francesi hanno bocciato una sinistra fortemente annacquata nei propri valori fondanti, come quella socialista di Holland, che ha inseguito la destra. Hanno premiato Marine Le Pen, forse xenofoba ma portatrice della diffusa repulsione europeista nel paese. Gli elettori hanno premiato soprattutto la sinistra radicale, che ha raddoppiato i consensi sfiorando il ballottaggio.

Jean-Luc Mèlenchon, candidato de La Gauche, ha sfidato l'establishment con un programma-definito dalla cosiddetta sinistra liberal-populista e anti europeista. La realtà è che le proposte di Mèlenchon sono profondamente anti sistema, perché focalizzate alla redistribuzione del reddito e della rappresentanza politica.

Macron né nuovo né anti sistema

Gli obiettivi principali dell’azione politica di Mélenchon sono volti a ridare un democrazia parlamentare alla Francia con una maggiore rappresentanza ai cittadini, cancellando maggioritario e semi presidenzialismo. Un azione di sostegno ai diritti minimi ed essenziali, come la casa ed il lavoro con una retribuzione dignitosa. Affidare alla proprietà pubblica i servizi essenziali (acqua, gas, energia); inoltre, il diritto al fine vita e il diritto all'interruzione di gravidanza diverrebbero principi costituzionali nella nuova Repubblica.

Ecco, malgrado questo, Macron diverrà - a meno di cataclismi - il nuovo presidente della Repubblica Francese. Paradossalmente presentato come personaggio anti sistema, mentre i mercati finanziari hanno reagito con indici positivi alla sua vittoria nel primo turno. Inspiegabilmente osannato come politico nuovo, dimenticando che è stato ministro dell’Economia e dell’Industria tra il 2014 e il 2016 con il governo Valls. Molto vicino all'industria petrolifera, riuscì a far sottoscrivere in Arabia Saudita dal governo locale, contratti per 10 milioni di dollari con 200 imprenditori transalpini. Tra cui una commessa per la produzione di armi Macron, inoltre, è diventato milionario facendo il banchiere con i Rotschild.

Questo non può certo far pensare a qualsivoglia politica di eguaglianza sociale o di riduzione dei tagli ai servizi pubblici. Malgrado il tentativo - per ora ben riuscito - di ammantarlo con un'aura romantica da soap opera per il suo matrimonio con la ex professoressa del liceo.