E' opinione comune che gli animali, e in particolare i cani, siano in grado di percepire - secondo alcuni - comprendere profondamente - secondo altri - gli stati d'animo degli esseri umani che considerano amici. Questa capacità, in ambito scientifico, viene definita Teoria della mente. Anche se non c'è, ancora, pieno accordo nella comunità scientifica circa la fondatezza di questa teoria, ultimamente è stato effettuato un esperimento dai ricercatori della facoltà di Medicina Veterinaria di Vienna. Gli studiosi hanno studiato la reazione dei cani ad uno stimolo visivo nel quale tre ricercatori erano posti di fronte a loro in piedi.

Ai loro piedi erano stati posti tre contenitori, chiusi ermeticamente, che emanavano un odore di cibo nascosti da un pannello opaco.

Mentre i due ricercatori ai lati guardavano entrambi nella stessa direzione, il terzo, al centro, si era chinato per nascondere del cibo in uno dei tre contenitori. Secondo quanto riportato nella ricerca, potendo osservare solo lo sguardo dei tre ricercatori posti di fronte a loro, circa il 70% dei cani esaminati ha "capito" chi,dei tre, sapesse effettivamente in quale dei tre contenitori fosse il cibo e quindi di chi fidarsi.

Cosa impariamo dalla straordinaria capacità empatica dei nostri amici a 4 zampe?

Secondo questo esperimento, quindi, gli animali, come anche gli esseri umani, avrebbero la capacità di mettersi nei nostri panni e di assumere il nostro punto di vista semplicemente guardandoci in faccia.

Certamente, questo è solo un esperimento, e, ovviamente, per confermare la teoria ne dovranno seguire altri, come richiede il più rigoroso metodo scientifico. Ma in effetti, già qualche lezione i nostri amici animali ce la danno sicuramente. Infatti, loro non hanno il dono della parola, e quindi, se siamo di umore nero o depressi o stiamo male per qualche altro motivo, non possono chiederci "come stai?".

Ma sicuramente se "vedono" che siamo seduti sul divano doloranti o sofferenti, verranno lì ad accoccolarsi vicino a noi. Questa qualità si chiama empatia. Una qualità che, forse, dovremmo cercare di riscoprire anche noi esseri umani dotati di linguaggio.

Non per niente i cani, e molti altri animali, proprio per questa loro capacità, come per molti altri motivi, sono utilizzati come terapia di sostegno nella cura di soggetti depressi, autistici o con particolari disturbi dell'umore.

E questo molto prima che venisse eseguito questo esperimento. Probabilmente, senza voler fare la morale, qualche domanda in più ce la dovremmo porre, in modo tale da migliorare la convivenza tra esseri intelligenti. I nostri amici a 4 zampe ci hanno indicato la strada.