Ci siamo: oggi è il giorno di Juventus-Barcellona, gara d'andata dei Quarti di Finale di Champions League. Un match certamente importante, data la mole di forza e tifosi che queste due squadre riescono a portare come contributo al calcio moderno. Una gara che, però, forse viene vissuta con troppa enfasi soprattutto nel nostro Paese, che anche a livello sportivo spesso ama esagerare quando le cose si mettono in una certa maniera. E in questi giorni, a livello mediatico, abbiamo avuto una dimostrazione perfetta di quanto detto in precedenza.

Paragoni improbabili

Soprattutto su certa stampa nazionale la partita contro i blaugrana viene vissuta in maniera esageratamente "partitica". La Juventus viene definita più forte del Barcellona, pur non vincendo una Champions League dal 1996 (nel frattempo il Barcellona ne ha vinte 4) e dopo aver perso l'ultima finale disputata proprio contro il Barcellona di Luis Enrique, per 3-1. Lo stesso tridente d'attacco bianconero viene messo alla pari con quello degli spagnoli, nonostante i numeri - pur promuovendo le punte juventine - dicano ben altro a riguardo.

Il vero capolavoro però è quello che si sta facendo su Paulo Dybala, paragonato ogni due secondi a Lionel Messi. Un calciatore, per intenderci, 5 volte Pallone d'Oro, non proprio il primo qualsiasi.

Nessuno ovviamente contesta la bontà di Dybala come giocatore, ma fa riflettere come lo stesso argentino abbia allontanato velocemente questi pesanti paragoni.

Le gufate

Anche sotto il punto di vista della cabala, moltissimi gli esempi che provano a "spingere" la Juventus. Da Higuain, che in carriera ha segnato al Barcellona un gol ogni sei partite (non esattamente una media altissima, ma tant'è) a Messi che non ha mai fatto gol allo Juventus Stadium (per forza: non ci ha mai giocato!).

Inoltre, se il percorso del Barcellona in Europa è stato piuttosto travagliato - ma, per adesso, culminato con l'irreale rimonta contro il PSG - quello della Juventus è stato decisamente più dominante. Peccato, però, che nel girone i bianconeri abbiano trovato squadre come Dinamo Zagabria, Lione e Siviglia, di certo non scarsissime ma neanche così forti.

Agli ottavi è poi arrivato il Porto, team di tutto rispetto ma certamente inferiore ai bianconeri.

Le verità

Insomma, Juventus-Barcellona rappresenta qualcosa di piuttosto diverso rispetto a quello che si vuole far credere: il primo, vero banco di prova della Juve in questa stagione, che finora ha dominato il campionato e se l'è cavata egregiamente in Champions. Il Barcellona è il primo reale ostacolo del cammino di Allegri verso la conquista della competizione più importante per i club europei. Un cammino che la Juventus dovrà sudarsi nelle prossime due gare. E che, almeno sulla carta, certamente non la vede favorita.

Il timore, ovviamente, è quello di dover riesumare il concetto di "a testa alta" tanto caro ai supporters bianconeri ma anche criticatissimo agli altri club italiani.

Insomma, la Juventus stasera dovrà dimostrare di essere veramente matura per giocarsi la Champions contro una delle squadre più forti del mondo. E, dopo aver speso fior fior di milioni per privare le sue avversarie dirette in campionato dei suoi giocatori migliori, sarebbe anche auspicabile fare bella figura.