Le elezioni siciliane saranno fondamentali per svariati motivi, uno in particolare: mettere alla prova il M5S. I pentastellati puntano ad una larga vittoria. La conquista dell'isola però sarà un importante tassello in vista delle elezioni nazionali. La Sicilia ha un peso specifico molto alto al Senato e vincere qui significa pesare moltissimo a palazzo Madama.
I 5s non sono una novità, governano importanti città già da anni, si sono misurati in molte contese elettorali e possiamo dare delle indicazioni sulle loro capacità di governo. La campagna elettorale dei 5s parte con questo leitmotiv: i politici fanno schifo, se stiamo male è colpa loro, arriveremo noi e aboliremo i aboliremo i vitalizi e miracolosamente torneremo ai bei tempi andati.
Va detto che la critica ai vecchi partiti funziona perchè essi hanno governato male: la situazione romana lo dimostra ampiamente.
Ma la storia della Capitale d'Italia dimostra anche che se governi una città complessa e non sei abbastanza preparato, i cittadini se ne rendono conto.La società di sondaggi Izi, secondo il metodo Cati-Cawi, afferma che il 68,2% dei romani giudica male l'attività del sindaco.
Cancelleri rischia di assomigliare alla Raggi? Sicuramente i problemi dell'isola sono difficilissimi, ma l'impressione è che cinque anni di opposizione abbiano lasciato il segno, e che si vedrà meno improvvisazione. C'è solo un però. Il M5S ha paura di scontentare, vuole essere una mamma a cui tutti si aggrappano, e allora quando si cerca di capire quale sarà il programma, emergono i dubbi.
Per esempio come si coniuga la legalità e l'onestà in una terra dove l'abusivismo regna quasi sovrano?
Insomma le case si abbattono o no?
Cancelleri dice in un'intervista al Fatto Quotidiano che "per esempio un poveraccio o una famiglia con pochi mezzi e senza colpe non possono essere buttati per strada. Piuttosto, il Comune potrebbe acquisire quell’immobile e poi affittarglielo", e ancora propone di costruire alloggi popolari dove trasferire i residenti delle case abusive e poi provvedere all'abbattimento.
Una domanda sorge spontanea: chi paga? La Sicilia ha le risorse per finanziare un piano così mastodontico? E poi qual è la soglia per cui uno si può definire "poveraccio"? E poi quando bisognerà abbattere interi quartieri perchè costruiti in zone pericolose, si farà distinzione tra case per ricchi e case per poveri? Nel caso, comunque speriamo che il cielo sia terso, la luna coperta, e le stelle ben visibili.