Era stato introdotto per aiutare gli arbitri nelle azioni più delicate. Ma i miglioramenti sperati non si sono visti, nemmeno con il var sono state evitate le sviste arbitrali.

Una domenica all'insegna delle sviste

A inizio campionato era stato introdotto il Var, per aiutare gli arbitri in caso di dubbio o decisioni delicate da prendere. Dopo un iniziale ottimismo, con buoni frutti dall'esperimento, la situazione ultimamente non è delle migliori. Nonostante l'utilizzo del replay e la possibilità di vedere bene l'azione incriminata, gli arbitri stanno facendo troppi errori.

Non è una critica, semplicemente un dato di fatto inequivocabile. Sopratutto nell'ultima giornata di campionato, in cui ci sono stati errori a dir poco clamorosi. Partiamo da Napoli-Bologna e dal rigore concesso ai partenopei. Callejon entra in area e dopo una leggerissima spinta di Masina, si lascia cadere in modo plateale. L'arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore, successivamente realizzato da Mertens. Rigore concesso sul risultato di 1 a 1 e che ha praticamente indirizzato la gara. Ma il punto non è questo, la domanda d'obbligo è: "Come mai l'arbitro non è andato a rivedere l'episodio al Var?". La risposta non potremmo mai averla, in quanto dovremmo chiedere direttamente al direttore di gara, per avere una spiegazione plausibile.

Allora nel frattempo ci chiediamo, ha davvero senso l'introduzione del Var? E' lecito chiederselo, in quanto il video assistant referee andrebbe utilizzato in tutti i casi dubbi e poco chiari. Se questo cosiddetto aiuto per gli arbitri, non viene utilizzato in modo coerente non ha alcun senso la sua permanenza. Oltre a questo episodio, da segnalare un rigore nettissimo negato al Bologna, per un fallo di mano sacrosanto di Koulibaly.

Come mai l'arbitro anche in questo caso non ha chiamato in causa il Var? Anche qui la risposta non arriverà mai, lasciando un dilemma irrisolto e qualche dubbio di troppo. Il Var per essere utile deve dare dei miglioramenti, che finora non si sono visti. Anzi, la sensazione è che abbia creato solamente confusione e malcontento.

Non solo Napoli-Bologna tra le partite discusse

La domenica nera degli arbitri e del Var non è solo racchiusa nel match del San Paolo. In altre due gare, ci sono stati episodi molto discussi e controversi. Nella partita tra Milan e Lazio, fa discutere il clamoroso gol di Cutrone con il braccio non visto. Un gol che ha cambiato la gara, in quanto il risultato era ancora inchiodato sullo 0 a 0. Una svista clamorosa, che lascia amarezza e fa pensare male. A che serve avere il Var, se anche in questo caso l'arbitro non l'ha proprio considerato? Ha senso continuare a utilizzare il Var se gli arbitri non lo utilizzano in modo imparziale? La risposta anche in questo caso non arriverà mai, lasciando spazio all'ennesimo dubbio.

Un altra gara da bollino rosso, è stata quella dello Scida tra Crotone e Cagliari. Alla fine la partita è finita in parità, con un gol regolare annullato ai calabresi al novantesimo minuto. Ma la cosa che lascia sbiaditi, è che il direttore di gara in questo caso ha rivisto l'episodio al Var. Confermando l'annullamento della rete, rivelatasi invece regolare come dimostrato in modo evidente dalla immagini. Con questo gol annullato, i calabresi hanno perso due punti preziosi in chiave salvezza. Ritrovandosi da un probabile +4 sulla Spal, ad uno striminzito +2. Un errore che potrebbe pesare a fine campionato, sulla classifica finale dei pitagorici. Se l'arbitro ha rivisto il replay e ha confermato la decisione precedente, ha ancora senso utilizzare il Var?

La domanda è d'obbligo, mentre la risposta rimarrà come sempre un mistero irrisolto. La speranza è che dalla prossima giornata, non si verifichino più sviste così clamorose, per evitare di aprire polemiche senza fine.