Ultimamente, in Italia, sta passando un messaggio sbagliato e dannoso. Il popolo italiano, infatti, viene dipinto come uno dei più razzisti d'Europa. Invece bisogna sottolineare che questa definizione non rispecchia la realtà dei fatti.

Un messaggio sbagliato e inaccettabile

Negli ultimi tempi si sente spesso parlare dell'Italia come nazione razzista e poco accogliente. Ma queste affermazioni non sono affatto giuste, poiché il nostro Paese non è affatto discriminatorio. In questi anni sono stati accolti migliaia e migliaia di migranti, con relative polemiche per gli sbarchi ritenuti un po' troppo numerosi.

Il punto chiave è proprio questo: l'approdo di migranti sulla penisola è decisamente copioso. E il vero problema non è l'accoglienza, ma il fatto che questa sia diventata un business.

Non si può pretendere di far sbarcare migliaia di migranti relegando gli italiani all'anonimato: in un Paese normale ci sarebbe posto per tutti, autoctoni e stranieri. In Italia, ormai da diversi anni, vige una disoccupazione galoppante e, di conseguenza, temendo che la presenza di un eccessivo numero di extracomunitari possa peggiorare ulteriormente la situazione, i cittadini protestano per gli sbarchi troppo numerosi. Ma storicamente il nostro non è un Paese razzista, poiché ha sempre dimostrato di saper accogliere senza guardare il colore della pelle.

E anche se c'è una minoranza che non tollera gli extracomunitari, ciò non vuol dire che un intero popolo sia razzista. Anzi, se lo Stato gestisse l'accoglienza con onestà e scevro da qualsiasi forma di business, allora i cittadini italiani sarebbero certamente favorevoli all'approdo lungo la penisola di persone in cerca di rifugio da guerre e fame.

Come dimenticare lo scandalo del Cara Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto?

Nel maggio del 2017 è emersa una vicenda decisamente inimmaginabile. Nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, ai migranti veniva servito del cibo che di solito viene dato ai maiali, ovvero alimenti di qualità bassissima e non edibile per gli esseri umani.

Tutto ciò perché il denaro che giungeva alla struttura veniva gestito dalla cosca locale, quella degli Arena, che controllava un giro di soldi infinito e fruttuoso. Questo è solo un esempio della scelleratezza con cui in Italia, in alcuni casi, ci si occupa dell'accoglienza dei rifugiati.

Senza dimenticare gli episodi di sfruttamento dei migranti stessi, i quali senza pietà vengono usati a loro insaputa. Il vero razzismo è questo, non quello del popolo italiano, e sono proprio questi i motivi per cui i cittadini ora si stanno opponendo agli sbarchi, per porre un freno ad una situazione divenuta ormai intollerabile e ingestibile. Tornando all'inchiesta sul Cara Sant'Anna, è emerso che anche il parroco del paese avrebbe usufruito di numerosi vantaggi, intascando ingenti somme di denaro che avrebbe dovuto utilizzare per la "assistenza spirituale".

Una vicenda indubbiamente ingiustificabile e dannosa per l'Italia stessa, che ha indignato le persone oneste che, di conseguenza, non possono essere additate come razziste per degli episodi di disonestà e sfruttamento di cui non hanno alcuna colpa.