Il movimento 5 stelle ha già perso. Questa è l'amara realtà che emerge guardando la campagna elettorale che stanno conducendo Luigi Di Maio & co. Una campagna elettorale senza logica e che non spiega nulla e non mette in risalto niente e che porterà senza dubbio il Movimento 5 Stelle ad un risultato modesto. Vediamo nel dettaglio gli errori dei grillini, partendo proprio da quelli della campagna elettorale.

Gli errori durante questa campagna elettorale

Quali sono le proposte del Movimento 5 Stelle per governare l'Italia? Ecco la prima domanda a cui non c'è risposta.

Infatti le proposte con cui Luigi Di Maio e i suoi candidati al parlamento vorrebbero governare l'italia e farla crescere e migliorare non ci sono. Si sente soltanto parlare - raramente e casualmente - del Reddito di cittadinanza, ma il candidato Premier pentastellato, non si è mai prodigato a spiegarlo nel dettaglio. Di Maio infatti si è soltanto limitato a dire che non si tratta di dare soldi a chi non lavora, ma che sarà un percorso di formazione per chi è disoccupato, allo scopo di trovare un impiego. Bene, ma la formazione come avviene? Quale sarà l'Ente preposto a gestire questo percorso? In che modo disoccupati e imprese possono venire in contatto e permettere a quest'ultime di trovare il profilo più adatto alle proprie esigenze?

Quanto costerebbe il programma in sé, per le casse dello Stato? Rispondendo a domande come queste, Di Maio avrebbe già chiarito molto e fatto apprezzare di più la proposta del suo movimento, guadagnando un numero maggiore di consensi. Invece si è limitato a parlarne poco e male senza spiegare nel dettaglio cosa prevede il Reddito di cittadinanza e di conseguenza, la carta che in molti pensano che possa essere vincente, alla fine si sta trasformando in un boomerang che non sta raccogliendo consensi.

Ma oltre questo c'è anche altro e sono degli errori totalmente ascrivibili allo stesso Di Maio e al suo modo di presentarsi in pubblico e di rispondere alle domande dei cronisti. Per prima cosa bisogna parlare di come risponde alle domande sul possibile esito del voto e sul fatto che difficilmente venga fuori una maggioranza dalle urne.

Partendo dal fatto che il Movimento 5 Stelle non fa parte di una coalizione, ma corre con un'unica lista e ha l'ambizione di vincere le elezioni, bisognerebbe dire - per esempio - che loro per ora non pensano a cosa accadrà dopo il voto, ma soltanto a prendere il 40% per avere una maggioranza e governare l'Italia. invece Di Maio resta vago e un giorno fa capire che potrebbe allearsi con la Sinistra di Grasso e un altro forse con la Lega. Ma un leader - che si definisce tale, ma che nei fatti non lo è - che ha l'obiettivo di vincere può rispondere in questa maniera? Non sarebbe meglio se rispondesse in maniera chiara e coincisa, ma allo stesso tempo determinata come l'esempio riportato sopra?

Ma oltre questo c'è un altro errore che ha commesso Di Maio: quello di attaccare soltanto gli altri partiti e non parlare delle proposte di governo del Movimento. Forse fa cosi perché di proposte non ne hanno? Oppure pensa che parlando male degli altri possa ricevere più voti? Quest'ultimo aspetto denota soltanto una scarsa preparazione politica di Luigi Di Maio e degli altri candidati pentastellati. Un aspetto che dimostra quanto non siano in grado di governare una nazione.

Gli altri errori

A sentire Di Maio & co. le proposte per governare l'Italia si trovano sul blog di Beppe Grillo. Bene e chi non è iscritto al blog come ne può venire a conoscenza? Soprattutto quando il candidato premier ne parla poco e quasi per niente nelle sue uscite pubbliche?

L'impressione di chi scrive è che il Movimento 5 Stelle non abbia un vero e propri programma per governare e far crescere l'Italia, bensì che si affidi soltanto a mettere in risalto gli errori degli altri partiti, senza concentrarsi sui propri e su come non commetterne altri. Di Maio & co. danno l'impressione di affidarsi a Beppe Grillo e ai suoi comizi contro tutto e tutti, ma poi alla fine e all'atto pratico, fanno chiaramente evincere di non avere delle idee e quelle poche che hanno le spiegano male e non si preoccupano di come trasmetterle bene agli elettori.

Ecco qui i motivi di una sconfitta annunciata e che non c'entra niente con il caso dei mancati rimborsi. L'ultima considerazione di chi scrive: azzardando un pronostico si può dire che alle prossime elezioni il Movimento 5 Stelle non supererà il 25% dei consensi.