Per la quarta volta consecutiva Vladimir Putin è stato eletto presidente della Federazione Russa. Putin ha ottenuto il 76,7% dei voti, con un vantaggio nettamente superiore rispetto al candidato del partito comunista Pavel Grudinin e a quello del partito liberal-democratico Vladimir Zhirinovsky. Secondo quanto sostenuto da diversi opinionisti ed analisti, quella di Putin è stata una vittoria scontata e non pochi hanno parlato di 'deficit democratico' e di ipotetici brogli elettorali. D'altro canto, gli opinionisti pro-Putin hanno sostenuto che la forte vittoria dello 'zar' è stata possibile per via del grande consenso di cui gode lo stesso Putin nella nazione euroasiatica.
L'accusa dell'oppositore nazionalista Navalny: 'Vi sono stati dei brogli'
L'accusa dei brogli è stata rilanciata anche da una parte del mondo della politica russa, perlopiù da parte del noto oppositore Alexei Navalny, il quale ha sostenuto che il boom di affluenza potrebbe nascondere degli effettivi brogli elettorali e, per verificare ciò, ha mobilitato ben 70mila osservatori. Come riportato da un articolo pubblicato sul sito web Euronews, il blogger e leader nazionalista era stato escluso dalla lista dei candidati per via di una condanna ritenuta alquanto controversa da parte di diversi organismi sovranazionali.
Putin, grande statista o feroce dittatore ?
La figura politica di Vladimir Putin è indubbiamente una delle più importanti del XXI secolo, nel bene e nel male.
Difatti, solitamente il leader della Federazione Russa è ammirato per il suo carisma e l'innegabile fermezza e, d'altro canto, è alquanto criticato per i diversi episodi critici e oscuri che hanno riguardato e riguardano la sua presidenza. Il fatto è che Putin è allo stesso tempo un grande statista e un leader che, non raramente, amministra in modo non troppo 'democratico' e 'liberale'.
Inoltre, non si possono non dimenticare i tanti eccessi che sono stati commessi durante la sua presidenza o i tanti episodi critici che riguardano la diffusa corruzione presente nel paese e la sempre più marcata restrizione dei diritti civili.
Oltre a ciò, allo stesso tempo non si può dimenticare l'importante ruolo della Russia di Putin avuto nella guerra al terrorismo di matrice islamica e specialmente contro l'ISIS, pur tenendo in considerazione gli eccessi compiuti dall'esercito russo nella stessa guerra civile siriana.