Dalla notte del 13 gennaio del 2012 Roberta Ragusa è diventata un fantasma. Di lei si parla, si legge, ma nessuno sa dove sia finita, o perlomeno dove si trovi il suo corpo, forse nascosto chissà dove dal suo assassino. Risulta difficile e improbabile che la donna, come sostiene il marito, si sia allontanata da casa, in stato confusionale, abbandonando i figli adorati, e mai più ritrovata.

Per la legge il colpevole del suo assassinio è il marito

Contro il marito esiste la testimonianza di tale Loris Gozi, che lo avrebbe visto in macchina la sera della scomparsa della povera Roberta, e avrebbe sentito litigare i due, all'una e trenta circa del mattino, mentre lui portava il cane fuori, ed una donna urlare, mentre la portiera dell'auto sbatteva violentemente su di lei.

Secondo il testimone la donna voleva fuggire, e le sarebbe stato impedito. Inoltre Gozi sostiene che il giorno dopo, Logli sarebbe passato a casa sua, che si trova vicino alla sua villa, con la foto della moglie, per chiedergli se l'aveva vista. Lui crede per assicurarsi che non avesse sentito nulla del litigio, e non lo avesse riconosciuto.

Una intercettazione inchioda il marito

Delle cimici collocate dalla polizia sull'auto di Logli a sua insaputa, hanno evidenziato il suo giro di perlustrazione tra la nebbia nei luoghi dove sarebbe stato con la moglie, per verificare se un volto potesse essere riconoscibile nell'oscurità, e con quella visibilità scarsa, dopo la scomparsa di Roberta. Delle prove visive alquanto strane, in un momento in cui il Logli tutto avrebbe potuto fare, tranne che preoccuparsi del suo alibi.

In quei momenti un uomo si sarebbe dovuto chiedere dove fosse finita la madre dei suoi figli, non certo come sfuggire alla legge.

L'amante ha preso subito il posto di Roberta

Altro indizio a suo sfavore la tranquillità con cui Antonio Logli ha inserito nel suo ambiente domestico l'amante, con la presumibile certezza che la moglie non sarebbe tornata a rivendicare il suo posto.

Se comunque la testimonianza di Loris Gozi non venisse presa in considerazione, Logli potrebbe non venir giudicato colpevole dell'assassinio di Roberta, mancando oltretutto prove concrete, come l'arma del delitto, ed il corpo della moglie. Tutti speriamo che venga resa giustizia a questa ennesima vittima di femminicidio, e che paghi chi ha colpa.

Vedremo se il tribunale condannerà Logli a scontare la sua pena, se come in Appello si è stabilito fosse il colpevole, attribuendogli vent'anni di prigione. Mancano soltanto due settimane al verdetto definitivo, che tutti attendiamo con ansia, per rivendicare la morte presunta di questa povera mamma.