Domenica 15 luglio in quel di Mosca è andato in scena l’ultimo atto dei Mondiali e intorno alle 18.45 circa, la Francia di Didier Deschamps si è proclamata campione del mondo sconfiggendo per 4-2 la Croazia. Dopo un risultato del genere di solito ci si aspettano dei commenti di approvazione per la squadra che è riuscita ad arrivare in fondo al torneo, ma questa volta sembra che l'impegno non sia stato premiato in maniera opportuna. Sui social impazzano le critiche alla squadra neo vincitrice, a causa del doppio passaporto di molti dei giocatori convocati in nazionale, che si sono resi protagonisti dell’impresa in Russia.

A portare la notizia alla luce ci ha pensato la Repubblica. Da Facebook a Twitter, passando per Instagram sono state molte le persone che anziché proclamare la Francia campione del mondo, hanno parlato di Africa sul tetto del mondo. Senza dubbio ‘les bleus’ sono i più misti per via anche del colonialismo, ma a livello calcistico i giovani francesi hanno dato la più grande prova d’integrazione.

Ancora una volta dunque, il calcio di mescola con la politica. A cosa sono serviti dunque gli appelli di Super Mario Balotelli, quando invocava la fascia di capitano per dare un segnale forte? Di cosa parliamo se anche il Vice Premier nonché ministro dell’Interno è andato allo stadio di Mosca, per ‘gufare’ la Francia?

Nel calcio andrebbe premiato soltanto il talento, tutto il resto dovrebbe restarne fuori.

Tensione in tutta la Francia, durante i festeggiamenti

Intorno alle 19 circa la Francia si è proclamata campione del Mondo, ma una notte di festa per molti si è trasformata in un vero e proprio incubo. Durante i festeggiamenti alcuni teppisti, hanno rovinato tutto, costringendo la polizia ad intervenire, addirittura facendo evacuare gli Champs-Èlysées prima della mezzanotte.

In quel di Parigi durante il culmine dei festeggiamenti, delle persone a volto coperto hanno preso di mira alcuni negozi saccheggiandoli e distruggendo tutto ciò che si trovava sul proprio cammino. Ma la notte di follia non è terminata qui: sono stati registrati dei scontri in forma minore anche a Lione, Rouen e Mentone. Durante i festeggiamenti va segnalato che sono morte anche due persone: il primo è annegato ad Annecy dopo essersi tuffato in un canale, il secondo invece a causa dell’euforia si è schiantato con la propria auto su un albero, ferendo anche tre bambini. Questa è l’altra faccia del calcio, che non vorremmo mai raccontare.