Domenica 10 novembre alle 20:45 si è giocato l'ultimo match della 12^ giornata di Serie A. L'incontro era tra Juventus e Milan, con entrambe le squadre che erano obbligate dalla classifica a vincere. Alla fine, la vittoria è andata alla Juventus, ma i bianconeri hanno poco da festeggiare: il loro miglior giocatore, pagato 100 milioni e che guadagna 31 milioni all'anno (circa 85 mila euro al giorno), sembra essere completamente fuori forma e fuori dal progetto. E del Cristiano Ronaldo ammirato a Madrid sembra rimanere solo il ricordo. Il portoghese, dopo una sostituzione, ha abbandonato lo stadio prima della fine della partita.

Cristiano Ronaldo lascia il campo perché sostituito dall'allenatore Maurizio Sarri

Tutto inizia al 55esimo minuto del secondo tempo. Il risultato è inchiodato sullo 0 a 0, con la Juventus che sembra non trovare la via per andare in gol. Maurizio Sarri, così, sceglie di togliere Cristiano Ronaldo (che aveva qualche acciacco fisico e che stava giocando una delle sue peggiori partite da quando è in Italia) come già fatto nel match di Champions League tra la Juventus e il Lokomotiv Mosca. CR7 non prende bene la sostituzione (cosa legittima) e rientra subito negli spogliatoi. Secondo quanto appurato da diversi quotidiani sportivi, Cristiano Ronaldo ha lasciato lo stadio a partita ancora in corso. Una grandissima mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi che erano allo stadio, dell'allenatore e soprattutto dei compagni di squadra: la partita era infatti tutt'altro che al sicuro (il Milan ha cercato il pareggio fino alla fine), ma questo probabilmente a Ronaldo non è interessato.

Il valore di Cristiano Ronaldo non è in discussione: è uno dei giocatori più forti al mondo. Ma i migliori non si comportano così. Perché in uno sport di squadra la cosa che dovrebbe interessare di più è vincere, a prescindere da chi sia colui che segna. Specie in partite importanti come quella contro il Milan.

Sarri lo giustifica e la società, per ora, non commenta

Subito dopo il match, l'allenatore Maurizio Sarri ha giustificato il comportamento del giocatore. "Ronaldo non è un problema. Ha dato tutto e capisco i cinque minuti di nervosismo. Mi sarei stupito del contrario. Ci vuole un po' di tolleranza". Anche la società, al momento, non ha commentato il comportamento del suo giocatore.

In passato anche Bonucci si rese protagonista di una sfuriata nei confronti dell'allora allenatore Allegri e all'epoca il giocatore venne punito, sedendosi in tribuna per un match. Può Ronaldo essere trattato diversamente? No. Perché puoi essere anche il migliore al mondo, ma un club prestigioso come la Juventus deve trattare tutti nello stesso modo. Perché la forza della Juve degli ultimi anni è stata quella di essere sempre unita, anche nei momenti complicati (come accaduto dopo le finali perse in Champions League). L'unità viene prima dei singoli. E questo deve valere sempre, anche quando il singolo si chiama Cristiano Ronaldo.