Non era autorizzata la manifestazione del movimento #IoApro che si sta tenendo in piazza San Silvestro a Roma, dietro Montecitorio: a seguito degli scontri della scorsa settimana, la sede del Parlamento questa volta è stata negata.

È certamente comprensibile il disagio di coloro che hanno ricevuto i ristori in ritardo e in modo insufficiente, ma questa piazza è controversa perché chi la rappresenta, apertamente, appartiene alle frange estreme della destra, con esponenti conosciuti di Casapound come Luca Marsella.

Gli slogan della piazza: fra aperturismo e negazionismo

Non sembra curarsi della salute pubblica l'imperativo della piazza, che all'urlo di "libertà" e "vogliamo lavorare" aggiunge che "indossare mascherine" è un reato penale: e infatti sono poche le mascherine indossate e nemmeno correttamente. Le contestazioni sono rivolte, oltre che al Presidente Draghi, al Ministro della Salute Roberto Speranza, colpevole di indicare le chiusure che il CTS raccomanda in base al numero dei contagi.

Lanci di petardi e tensione con gli organizzatori

C'è stato un lancio di petardi contro le forze dell'ordine intorno alle 15.30 e Mohammed El Hawi, uno degli organizzatori, si è scontrato con i funzionari della celere dopo aver protestato per lo stop ricevuto, dopo che il corteo si era diviso.

Per tutto il pomeriggio si sono registrati momenti di tensione, in quanto i manifestanti continuavano a voler raggiungere Montecitorio. Tuttavia la polizia, in tenuta anti-sommossa, è riuscita ad impedirlo.

Il logo del movimento

Non solo il movimento #IoApro non si è mai dissociato dall'influenza dell'estrema destra, ma il loro logo non lascia spazio all'immaginazione, perché riprende proprio la tipica Tartaruga, simbolo di Casapound.

La situazione non è affatto semplice per chi in questo momento sta affrontando chiusure che ormai si protraggono da tempo ed è un gioco facile per coloro che approfittano del disagio e della sofferenza per scopi politici.

I ristori di Conte erano più consistenti di quelli del governo Draghi

Con l'ampliamento della platea alle aziende più grandi, le piccole e medie imprese si sono viste ridurre drasticamente gli indennizzi che invece erano previsti nella scorsa legislatura. Il governo in carica oltretutto non ha tenuto conto del ritardo inevitabile con cui sarebbero arrivati i nuovi "sostegni": ciò che i commercianti avrebbero dovuto ricevere a dicembre, sta arrivando in questi giorni ed è evidente che lo scostamento di bilancio previsto giunge troppo tardi, in quanto i soldi già stanziati non coprono neanche parzialmente le perdite di questi mesi.

È quindi comprensibile il disagio economico che in questo momento colpisce una larga fetta della popolazione e la Politica sembra non accoglierlo: certo non prendere le distanze da un movimento come Casapound, i cui esponenti sono noti alle forze dell'ordine e che ha ricevuto molte denunce per violenze, non aiuta nel ricevere la solidarietà di coloro che stanno vivendo la stessa condizione.

Allo stesso tempo la negazione dell'emergenza sanitaria è una chiara mancanza di rispetto per le migliaia di morti che il nostro Paese ha vissuto e molti, che commentano la manifestazione in questo momento, dichiarano che non andrebbero mai nel ristorante di chi oggi protesta.