Doctor Strange nel Multiverso della Follia è uscito nelle sale italiane il 4 maggio 2022. Si tratta del ventottesimo film del Marvel Cinematic Universe, una delle saghe più prolifiche e longeve della storia del Cinema.

Il film è diretto da Sam Raimi, autore specializzato nel genere horror, già esperto del panorama dei cinecomics poiché già autore illo tempore dell'iconica trilogia di Spider-Man col suo attore feticcio Tobey Maguire partita nel 2002 e conclusasi nel 2007. La sceneggiatura invece è di Michael Waldron.

La pellicola vede ritornare nei panni del protagonista, lo Stregone Supremo Strange, considerato uno dei migliori attori britannici, ossia Benedict Cumberbatch.

Mentre torna l'attrice canadese Rachel McAdams, già vista nel primo capitolo, nei panni della dottoressa Christine Palmer, e Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda Maximoff/Scarlet Witch, già protagonista nella serie WandaVision e in altri film precedenti del franchise. Sono inoltre anche presenti altri camei e sorprese a livello di casting.

Il film è ispirato al fumetto creato da Stan Lee (al secolo Stanley Martin Lieber) e Steve Ditko e comparso per la prima volta nel numero 110 del luglio 1963 della collana Strange Tales.

Regia e fotografia in Doctor Strange nel Multiverso della Follia

La regia di Raimi riesce a valorizzare una computer grafica praticamente perfetta, spettacolarizzata dai piani sequenza e dalle inquadrature ottimamente studiate, come ad esempio i primi piani e gli intensissimi dettagli sugli occhi dei protagonisti, che riescono a far immergere egregiamente lo spettatore all'interno dell'atmosfera della pellicola, rendendo l'azione che si svolge su schermo comprensibilissima e molto piacevole da seguire (complice anche tra le altre cose l'eccellente montaggio ad opera di Bob Murawski, grande amico di Raimi sin dai tempi appunto del primo Spider-Man del 2002).

Si riesce a percepire e ad apprezzare il lavoro "maniacale" e curato realizzato da un punto di vista tecnico. Si nota l'impronta tipica un po' horror del regista, il quale si autocita spesso con il suo humor nero con riferimenti a molti dei suoi lavori precedenti come L'Armata delle Tenebre, La Casa e Darkman.

Impossibile non menzionare anche la fotografia, con la composizione di colori molto sgargianti, in puro stile Marvel e gradevole alla vista, anche se forse leggermente posticcia su alcuni primi piani, ma si tratta di un difetto che nel complesso risulta abbastanza perdonabile.

Le musiche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia

La colonna sonora è firmata da un autore e compositore come Danny Elfman, altro amico di lunga data e membro della squadra tecnica che Raimi ha "reclutato" per lavorare con lui al progetto.

Questo secondo capitolo dedicato a Doctor Strange certo non è esente da difetti, ma per la maggior parte si tratta di cose di poco conto, infatti anche per quanto riguarda le musiche, Elfman fa un lavoro letteralmente mastodontico, che fa sentire la sua voce in capitolo anche attraverso una specifica particolare sequenza musicale-visiva letteralmente "degna di nota", mi si perdoni il gioco di parole (una volta visionato il film, capirete cosa intendo).

Il blockbuster commerciale incontra il cinema d'autore

Una volta tanto, nel secondo capitolo dedicato a Doctor Strange, il cinema commerciale di intrattenimento ad alto budget è riuscito nella non facile impresa di coesistere armoniosamente col cinema "di nicchia" d'autore, col risultato di un ottimo e gradevolissimo film di intrattenimento che riesce a far scorrere via fluidamente le poco più di due ore della sua durata.