Passeggiando per le vie di Palermo, scopriamo l'esistenza di un vero e proprio laboratorio di arte e cultura medievale a cielo aperto: è il laboratorio degli artisti Gil Dragone e Giuseppe Buglino. Un'iniziativa volta a promuovere la cultura e la tradizione medievali attraverso i racconti e la narrazione del gruppo di artisti che hanno ideato il progetto.
A due passi dal... Medioevo
Il centro storico di Palermo, che costituisce la cornice di un nucleo pulsante di cultura e tradizione antichissime, diventa ponte di connessione tra due epoche molto lontane tra loro che trovano il loro punto di congiunzione in quel civico 47, a destra di Via Ponticello, superati i Quattro Canti, fulcro storico della città.
Un percorso mozzafiato che permette di immergersi e, quasi, teletrasportarsi con la mente in un'altra epoca, in un'altra dimensione: un portale virtuale che connette passato e presente.
Dame e cavalieri
Giunti sul luogo dove la storia diventa attualità, ritroviamo ad accoglierci due simpatici cavalieri, che con le loro gesta eroiche ed epiche e le loro armature scintillanti, raccontano le vicende appassionanti di un periodo storico tanto oscuro quanto affascinante e misterioso. Spade e scudi, armature, lance ed elmetti che, silenziosamente, riconducono il pensiero a quell'epoca scritta sui libri di storia, decantata dai maestri e dagli antichi druidi, esaltata da studiosi e storici per l'efferatezza delle battaglie e la magnificenza delle architetture.
Il tempo delle Cattedrali, dei grandi poteri della Chiesa e dei temuti, ma allo stesso tempo amati imperatori; l'epoca dei Cavalieri Templari, della stregoneria e dell'amor cortese.
Un periodo, quindi, ricco di fascino, di magia e di imprese straordinarie che hanno cambiato il corso degli eventi e che continuano a destare grande interesse ancora oggi. Ecco cosa fanno Gil e Giuseppe: lei, vestita di sacralità e raffinata eleganza, con i capelli ornati di una corona di rose ad interpretare la Santa Rosalia, signora e patrona di Palermo e ad accogliere i viandanti tra le stanze del suo alloggio; e lui, Cavaliere senza macchia e senza timore, che lotta per difendere la sua signora e che combatte in singolar tenzone contro gli avversari sanguinari. Uno scenario teneramente semplice, ma di grandissimo valore culturale e sociale che rappresenta un bellissimo esempio di amore verso la propria città e le proprie tradizioni.