Le elezioni europee 2014 avranno tra i protagonisti il Movimento 5 Stelle. Il partito di Beppe Grillo, ormai campione dell'area euroscettica italiana, è infatti atteso al suo secondo test importante dopo l'exploit delle politiche 2013 e le varie delusioni nelle elezioni regionali (tanto che non sarà presente nelle regionali di Sardegna). Ma qual è il programma del M5S in vista delle europee 2014? Si tratta di sette punti che riassumono in maniera abbastanza efficace le cose che Beppe Grillo è andato ripetendo negli ultimi tempi, a partire dal cavallo di battaglia della permanenza dell'Italia nell'euro.

Il referendum per la permanenza nell'euro è il primo punto del programma del Movimento 5 Stelle in vista delle europee 2014. Che l'euro sia stato una disgrazia o una salvezza per il nostro paese è ancora oggetto di dibattito. Quel che è certo è che oltre dieci anni dopo sono sempre di più i delusi dall'adesione dell'Italia alla moneta unica. Ragion per cui, secondo il Movimento 5 Stelle, si dovrebbe indire un referendum che faccia decidere agli italiani.

L'abolizione del Fiscal Compact è il secondo punto del programma per le europee 2014 del M5S. Il Fiscal Compact (noto anche come patto di bilancio europeo) è quell'insieme di misure che dovrebbero garantire la stabilità economica nell'eurozona.

I punti principali riguardano l'obbligo per i Paesi con un debito pubblico superiore al 60% del PIL, di rientrare entro tale soglia nel giro di 20 anni e l'obbligo di mantenere il deficit pubblico sempre al di sotto del 3% del pil.

Un altro punto importante riguarda il pareggio di bilancio, in realtà una norma che l'Italia si è data inserendola in Costituzione, ma che in effetti si è data per "costringersi" a rispettare i parametri europei.

Il Movimento 5 Stelle ne propone l'abolizione, visto che l'obbligo di andare in pari tra uscite ed entrate, per uno stato, significa - secondo i suoi detrattori - impedire l'uscita dalla crisi economica. Il M5S propone invece l'adozione degli eurobond: cioè che il debito pubblico dei vari paesi sia gestito a livello europeo, rendendolo così meno attaccabile dagli speculatori.

Ipotesi che trova consensi in tutti i paesi alle prese con un elevato debito pubblico, ma che trova contrari i paesi "virtuosi" (Germania in primis).

Tra gli altri punti del programma del Movimento 5 Stelle per le europee 2014 troviamo anche l'alleanza tra i paesi mediterranei per una politica comune; investimenti in innovazione e nuove attività produttive escluse dal vincolo del 3% annuo di deficit ammesso; finanziamento per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni.