SEL vicino alla scissione. Come un fulmine a ciel sereno, quest'oggi assistiamo all'ennesima scissione a sinistra. Il motivo? La discussione sull'appoggiare o meno il Pd di Matteo Renzi, decisione fortemente osteggiata dai vertici SEL ma apprezzata da parte del partito, riguardo al Decreto Legge Irpef: quello che, per intenderci, dovrebbe portare nelle tasche degli italiani i tanto famigerati "80 euro".
Così oggi arrivano le "dimissioni irrevocabili" di ben 4 parlamentari: si tratta di Gennaro Migliore (capogruppo alla Camera dei Deputati), Claudio Fava (vicepresidente della Commissione Antimafia), Ileana Piazzoni e Titti Di Salvo.
A seguirli, per effetto domino, sarebbero anche pronti altri 10-12 parlamentari. Un vero dramma per un partito come SEL che, ad oggi, conta 34 deputati.
La decisione, maturata nella notte e consegnata ai vertici SEL già il 19/06/2014, scrive Migliore, è dovuta alla "rottura di un vincolo di fiducia", dato che i "dissidenti" sono stati accusati di sequestrare la linea del partito. Fava, in una lettera al partito, esprime invece la sua "dolorosa decisione", spiegando che "sono venute meno le condizioni per continuare questa strada insieme". Ma lancia una frecciatina a Nichi Vendola: "Permettimi solo di chiarire che questa non è una scorciatoia verso altri partiti. La differenza che tu proponi oggi sui giornali tra renziani e non-renziani è una semplificazione ingenerosa e grossolana.
La scelta, per me, non è tra la rassegnazione a una deriva minoritaria in cui non mi riconosco più e l'adesione a un'altra forza politica: esiste anche il primato della propria coerenza e soprattutto della propria autonomia".
Non poteva farsi attendere la replica di Vendola, che nega le sue dimissioni con forza, dice ai fuoriusciti che si sono fatti promotori di un "errore politico" e chiede a Migliore ("che vede come un figlio") di ripensarci.
Adesso i parlamentari fuoriusciti quale strada sceglieranno? Sembra quasi scontata la decisione di buona parte di essi di aderire al PD (da ricordare che ieri Migliore ha incontrato il vicesegretario ed il tesoriere dem). Ma chissà, gli ormai ex-parlamentari SEL potrebbero anche scegliere di unirsi in un gruppo assieme ai fuoriusciti M5S e ai critici interni al PD. Quale sarà la loro scelta?