Come al solito l'ormai ex Cavaliere, quando le cose in Forza Italia non vanno per il verso giusto, estrae il classico "coniglio" dal cilindro per rinverdire visibilità e consenso. Già, perché in questi giorni non sono mancati i problemi in Forza Italia. La polemica a distanza tra la senatrice e tesoriera Maria Rosaria Rossi che ha richiamato i colleghi forzisti in merito ai mancati versamenti dei contributi nelle casse partito, minacciando addirittura la non-ricandidatura degli stessi, e l'ex governatore della Puglia Raffaele Fitto che ha dichiarato di non accettare "patenti" da chicchessia sulla "legittimità dello stare nel partito".

E poi c'è il caso della nomina del giudice della Corte Costituzionale in quota all'opposizione, laddove la candidatura di Catricalà, sostenuta dallo stesso Berlusconi, è stata affossata, dopo giorni e giorni di stallo, da una fronda del partito a lui avversa.

E allora eccolo il famoso "coniglio": dopo l'asprissima polemica tra il premier Renzi e le forze di polizia in merito al blocco dello stipendio degli statali, ecco che a sorpresa Silvio Berlusconi convoca, per il prossimo 17 settembre a Palazzo Grazioli, i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle forze armate. Lo fa con una lettera trasmessa ai sindacati in cui annuncia di voler "intervenire nei confronti del governo con una presa di posizione decisa".

Neppure la data è stata una scelta casuale, infatti proprio il 17 settembre è previsto uno sciopero di tre ore indetto da alcuni sindacati di polizia, primo fra tutti il SAP. Proteste che nei giorni successivi saranno supportate da nuove manifestazioni di "gruppi" creatisi sui social network per contrastare l'annunciato blocco.

La mossa di Berlusconi mira inoltre mettere all'angolo il ministro dell'interno Angelino Alfano. Le forze dell'ordine e le forze armate rappresentano, notoriamente, un significativo bacino elettorale del centro-destra e, laddove il ministro dell'interno del NCD non riuscirà a trovare le coperture necessarie a finanziare lo sblocco dei contratti, si troverà in una posizione davvero scomoda rispetto a quella del proprio ex partito.