Per quanto possa essere un'inguaribile ottimista, l'ex Premier ed ex Cavaliere Silvio Berlusconi in Forza Italia non ci crede più. Almeno questo è quanto trapela da un giornale a lui molto vicino, Libero, che riprende alcune dichiarazioni del Presidente del Milan. La riproposizione del simbolo del partito del "miracolo italiano" tanto agognato venti anni fa è stato un fallimento: "Non si è ricreato lo spirito del '94" e "tutti restano sulle proprie posizioni" avrebbe confessato sconfortato ai suoi più stretti collaboratori. Poi parla di debiti e di contestatori: "cosa me ne faccio di un partito dove non posso difendermi dai contestatori?".

"Cosa me ne faccio di un partito pieno di debiti perché i parlamentari non contribuiscono economicamente?". Parole dure anche contro il pugliese Raffaele Fitto, uno che al partito porta molti voti ma è stanco che, gira e rigira, bisogna sempre affidarsi alla figura dell'imprenditore di Arcore per andare avanti. Di lui dice: "uno che procura solo guai", chiamandolo pure "figlio di democristiano", parole che hanno offeso il forzista che ha perso il padre molto giovane. A ciò bisogna aggiungere la fuga di molti suoi vecchi collaboratori, tra chi ha fondato il Nuovo centrodestra e chi Fratelli d'Italia, dopo l'implosione del Popolo della libertà. Non a caso, lo specchio di questa situazione difficile sono i numeri che i sondaggi elettorali attribuiscono a Forza Italia, nonché il risultato delle ultime europee: uno stentato 17%.

E allora cosa succede? Berlusconi si ritira o crea un altro partito?

Ovviamente di ritirarsi non ci pensa proprio, ma la fattibilità di fondare un nuovo partito è legata dalla sua futura ricandidabilità e dalla nuova legge elettorale. Se l'Italicum dovesse contemplare un premio di maggioranza per la lista con più voti, allora Berlusconi potrebbe fondare una sorta di "Forza Silvio", che potrebbe includere i fidatissimi attuali dirigenti di Forza Italia e i parlamentari delusi dal Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano.

In questo modo Berlusconi ridurrebbe ancora di più il numero di contestatori, affidandosi solo a fedelissimi. Ma ciò potrebbe portare numeri ancor più irrisori, che però garantirebbero comunque una presenza in Parlamento. Vedremo cosa succederà. Intanto la sua compagna, Francesca Pascale, si sta facendo molto apprezzare per il suo attivismo nei confronti del mondo LGTB, rientrando pure nelle grazie di Vladimir Luxuria. Che Forza Italia abbia trovato, tra tanti critici, qualche nuovo consenso?