Sovraffollamento carceri, indulto e amnistia 2015: "Vigileremo affinché il monito del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e i buoni propositi del ministro della Giustizia Andrea Orlando non rimangano lettera morta". Lo ha dichiarato in una nota stampa l'Unione Camere Penali Italiane intervenendo dopo la conferenza stampa di oggi del guardasigilli che ha richiamato l'impegno del presidente della Repubblica in favore dei diritti dei detenuti, a partire dal messaggio alle Camere dello scorso 8 ottobre 2015 contenente l'appello per indulto e amnistia contro il sovraffollamento carceri già pesantemente sanzionato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo con la tristemente famosa sentenza Torreggiani.

Sovraffollamento carceri, indulto e amnistia, l'Ucpi: messaggio di Napolitano non resti lettera morta

L'Unione Camere Penali Italiane, "condividendo" il monito del capo dello Stato rilanciato oggi dal ministro della Giustizia, ha sottolineato che "è necessario perseverare affinando gli obiettivi da raggiungere, affinché la detenzione in Italia - si legge nella nota stampa dell'Ucpi - sia scontata secondo i principi costituzionali. L'Unione Camere Penali Italiane ha sottolineato anche l'importanza di rieducazione, lavoro, salute e famiglia nelle carceri.

Riforma giustizia, Prestigiacomo (Fi) al ministro Orlando (Pd): non depenalizzare reati animali

"La volontà del governo di voler snellire la macchina giuridica decongestionando carceri e procure - ha dichiarato la deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo intervenendo sul nuovo decreto legislativo sulla non punibilità dei reati - non può tradursi in una revoca tout court di qualsiasi incisività alla legge penale 189/04 tramite cui si puniscono maltrattamento e uccisione di animali.

Lo schema del decreto sembra invece - ha aggiunto la parlamentare siciliana - andare in questa direzione. L'ex ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo chiede al ministro della Giustizia Andrea Orlando di "rivedere il testo del decreto" sulla non punibilità dei reati lievi, "perché depenalizzare i reati animali sarebbe un atto disumano e di grave irresponsabilità politica e sociale".

Indulto e amnistia 2015, cosa sta succedendo in Forza Italia di Silvio Berlusconi?

Il nuovo decreto legislativo - che è una sorta di immunità per tutti ma solo per i reati considerati di minore gravità - è stato criticato da diversi esponenti di Forza Italia, oltre che da Stefania Prestigiacomo anche da Saverio Romano e Michela Brambilla, mentre contro indulto e amnistia hanno parlato nei giorni scorsi Daniela Santanchè e Mara Carfagna.

Che succede in Forza Italia? Il leader, Silvio Berlusconi, continua a sperare su amnistia e indulto 2015 dopo aver visto naufragare la possibilità della grazia; con il presidente del partito sono schierati comunque quasi tutti i parlamentari azzurri tranne qualche eccezione momentanea e pronta ad allinearsi in caso di voto su leggi di clemenza generale. E a tenere alta la bandiera di Forza Italia su indulto e amnistia a Palazzo Madama ci stanno pensando comunque i parlamentari azzurri componenti della commissione Giustizia. A partire dal presidente Francesco Nitto Palma, che sta tenendo in calendario in quattro disegni di legge per la concessione di amnistia e indulto 2015 e dal senatore Ciro Falanga, relatore di minoranza dei quattro ddl che ha già annunciato nei mesi scorsi di aver predisposto un nuovo testo base per l'indulto e l'amnistia in attesa del testo unificato che dovrebbe preparare insieme alla relatrice di maggioranza Nadia Ginetti (del Pd di Matteo Renzi).