Siamo ai sondaggi elettorali di fine anno che mettono in evidenza un nuovo trend: il Partito democratico di Matteo Renzi, indiscusso dominatore dei primi sei mesi del 2014, perde consensi, mentre cresce la Lega di Matteo Salvini, vera e propria sorpresa della politica nazionale. Andiamo ad analizzare nel dettaglio i numeri che ci propongono tre delle maggiori agenzie specializzate nel settore, incominciando dai dati forniti da Ipsos di Nando Pagnoncelli, con il Partito Democratico in discesa rispetto ai precedenti sondaggi si attesta al 35,1%; segue il Movimento di Beppe Grillo al 19,3% stabile, leggera crescita per Forza Italia che si ferma al 15,2%; in salita anche la Lega Nord con il 13,2%, Sel di Vendola cresce salendo fino al 4,8%.

Gli altri partiti: Ncd al 3,2% in leggera risalita, FdI al 2,6%, Udc al 2,0% e Rifondazione Comunista al 1,5% ben sotto la soglia richiesta. Ancora elevato il numero degli astenuti e non votanti, nell'ordine di circa il 40%.

Per l'istituto Piepoli invece i dati circa le intenzioni di voto degli italiani sono le seguenti: Pd in calo di un punto percentuale si ferma al 37%, il Movimento Cinque Stelle stabile al 19,5%, e la sorpresa Lega Nord che si aggiudica il primo posto nei gradimenti dei simpatizzanti del centrodestra toccando quota 14,0%, superando di un punto Forza Italia di Silvio Berlusconi ferma al 13,0%. Gli altri partiti risultano essere tutti sotto il famoso 4%, Sel è stabile al 3,5%, stessa sorte per Ncd e Fratelli d'Italia fermi al 3%.

Secondo Euromedia, infine, il primo partito è sempre il Pd del premier Renzi, anche se in calo visto che scende al 36,8%; secondo sempre il Movimento di Grillo e Casaleggio al 19,0%, mentre qui il primo partito del centrodestra risulta essere Forza Italia che cresce fino al 15,5%, davanti alla Lega di Matteo Salvini che arriva al 11,7%, anche in questo caso con una crescita davvero costante.

Gli altri partiti non raggiungono la soglia del 4%: Sel di Vendola si attesta al 3,5%, Ncd del ministro degli interni Angelino Alfano si ferma al 3%, FdI di Giorgia Meloni al 3% e l'Udc di Pierferdinando Casini al 2%.

Insomma il dato che emerge in modo evidente e` quello che segnala la continua discesa ed erosione dei voti del Pd, la crescita inarrestabile della Lega di Salvini, e la stabilità delle preferenze degli altri partiti, compreso il Movimento di Grillo e il partito di Berlusconi.