Continua la battaglia della Lega Nord per non accogliere più i richiedenti asilo nelle regioni amministrate dal esponenti del partito. Il segretario Matteo Salvini si è inserito nella scia della politica promossa da Maroni, il quale ha ventilato la possibilità di tagliare i trasferimenti di fondi ai comuni lombardi che dovessero continuare ad accogliere migranti a spese dello Stato. Il governo si oppone a questa politica sia per bocca di Renzi che per bocca di Alfano, ma ancora non è chiaro quale potrebbe essere il risultato di questo scontro.

La Lega

L'idea è venuto al governatore della Lombardia Roberto Maroni: basta migranti nella sua regione, ad ogni costo. Ed ogni costo potrebbe significare meno trasferimenti ai sindaci della sua regione che decidano di accogliere i migranti. Matteo Salvini ha poi colto la palla al balzo, e ha aggiunto che la Lega dovrebbe occupare le prefetture e le strutture nelle quali i migranti verranno accolti. A ruota seguono Toti e Zaia, anche loro favorevoli allo stop ai migranti. Angelino Alfano si è opposto alla strategia leghista dicendo: "chiediamo una distribuzione equa dei migranti in Italia, così come in Europa ed è un atteggiamento di insopportabile odio verso il sud dire ad alcune regioni: sbrigatevela da soli".

Anche Renzi si è messo contro la Lega, dicendo che i comuni che accolgono migranti andrebbero addirittura incentivati economicamente. Insomma, uno scontro piuttosto duro e su un argomento molto importante, soprattutto in questo periodo in cui i migranti continuano e continueranno ad arrivare. Anche l'Europa si inserisce nello scontro, con le parole del commissario Ue all'immigrazione: "sono qui per lanciare un messaggio forte: in questo periodo così difficile, con una pressione immigratoria così forte, l'Italia non è da sola. La commissione europea sarà qui per sostenerla".

Quanti migranti in ogni regione

Le regioni che per bocca dei loro presidenti si sono dette stufe di accogliere migranti sono tutte situate al nord (Lombardia, Veneto e Liguria).

Se si guardano però i dati del Ministero dell'Interno sulla distribuzione dei migranti in ogni regione, si vede come il grosso degli arrivi sia, per ragioni ovvie, ospitato dalla Sicilia, con 16.968 persone su un totale di 73.705. Per quanto riguarda le regioni in protesta, la Lombardia si colloca in effetti al terzo posto, ma il numero di persone è pari a meno della metà di quello della Sicilia. La Lombardia ospita infatti 6.425 migranti, un numero piuttosto esiguo per una zona molto ampia. La Liguria si colloca al tredicesimo posto nella classifica delle regioni ospitanti, con 1.419 ospitati, e il Veneto al decimo, con 2.911 migranti.

I numeri di persone ospitate dalle regioni che hanno deciso di ribellarsi paiono in effetti piuttosto esigui, e una tale prova di forza pare difficile da giustificare se non con una presa di posizione più che altro politica.

Sicuramente il problema dei migranti è molto lontano dall'essere risolto, ma davvero è possibile, in un momento come questo, mettersi a fare un braccio di ferro tra governo e opposizione? Vedremo gli sviluppi della situazione, intanto l'ultimo sbarco risale a ieri pomeriggio, con l'arrivo di oltre mille persone sulle coste della nostra penisola.