Tanto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. L'ultimo rapporto della Fao ha certificato che, dal 1990 a oggi, sono 216 milioni le persone che non soffrono più la fame. Un risultato non da poco che ha significato il raggiungimento dell'obiettivo prefissato dall'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura: il dimezzamento in 72 Paesi della soglia di affamati.

Come ha invocato Papa Francesco, tuttavia, nessuno potrà sentirsi al riparo con la propria coscienza sino a quando il diritto all'accesso al cibo non sarà garantito a tutti i popoli del Pianeta.

Basta guardare all'Africa - in particolare l'area sub-sahariana - per ritrovare il più alto tasso di sofferenza per fame, con una soglia che sfiora il 23%. Il trend migliora decisamente laddove alcuni Stati sono stati in grado, negli ultimi venti anni, di attuare politiche agricole mirate nei territori.

Nel Continente asiatico l'obiettivo del dimezzamento dei malnutriti, invece, è stato raggiunto grazie alla crescita esponenziale delle nuove economie. Un'evoluzione rimasta estranea invece nelle aree del Sud che hanno dovuto fare i conti oltre che con la fame, con il macigno della guerra.