E' in calendario per mercoledì e giovedì (14 e 15 ottobre) in commissione Giustizia a Palazzo Madama la prosecuzione dell'esame congiunto dei quattro disegni di legge per la concessione di indulto e amnistia presentati come primi firmatari dai senatori Compagna e Manconi, Barani e Buemi.

Riforme, via libera al Senato, il ministro Boschi: Italia più semplice

Le leggi straordinarie di indulgenza per i detenuti sono auspicate dal Pontefice per l'anno giubilare straordinario e misericordioso ma non è facile che alla discussione in commissione Giustizia al Senato venga impressa un'accelerata visto che amnistia e indulto non rientrano tra i piani del Governo Renzi.

Anche se va ricordato che i istituti per la liberazione dei detenuti, in un caso con il condono della pena, in un altro con l'estinzione del reato, sono di competenza parlamentare e non governativa. E restano di competenza parlamentare anche nel nuovo ordinamento costituzionale dopo il primo via libera al ddl Boschi. Ma ad avere potestà legislativa sarà solo l'assemblea di Montecitorio e non più quella di Palazzo Madama. Con l'ok al ddl riforme "avremo un'Italia più semplice", ha commentato il ministro Maria Elena Boschi, del Partito democratico. "Non assisteremo più al ping pong - ha sottolineato il ministro per le Riforme in un'intervista al Tg1 - tra un ramo e l'altro del Parlamento".

Novità su amnistia e indulto, ma l'esame dei ddl prosegue al Senato

Ma il ddl sulle riforme costituzionali ancora non è legge e deve concludere la sua prima lettura alla Camera, i tempi non saranno brevi. Così ad esaminare le proposte legislative su amnistia e indulto sarà ancora la commissione Giustizia del Senato, che li tiene in calendario insieme ad altri ddl tra i quali quello per la riforma della prescrizione dei reati, il nuovo ddl Cirinnà per la disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili che prevede novità anche sulle pensioni di reversibilità.

Inoltre restano in calendario, tra le altre, le proposte di legge per il concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso; l'introduzione del reato di depistaggio. Mentre sulla questione carceraria è in discussione anche il disegno di legge che prevede novità sulle visite negli istituti penitenziari.