Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, parlando del Sud nella sua lettera multimediale ha detto che non servono nuove vagonate di progetti ma bisogna completare le cose che sono state lasciate a metà. “Partite aperte da decenni”, scrive il premier per le quali promette l'impegno del governo.

Lo stesso Renzi, a settembre, in una puntata di 'Porta a porta', aveva elencato le opere e gli interventi che il suo governo stava sbloccando, da Gioia Tauro, all'Ilva, dal distretto aerospaziale di Bari, alle vicende di Alcoa e Olbia e, ancora, i provvedimenti per le ecoballe in Campania e quelli per risolvere la crisi a Reggio Calabria.

Del masterplan non si è saputo più nulla ma sembra che, nonostante gli annunci e gli impegni, l'attenzione sia calata. Eppure, ancora una volta, lo Svimez ufficializza dati allarmanti. Come le diseguaglianze di reddito tra Nord e Sud, con un Mezzogiorno sempre più in basso e sempre più povero. Si pensi, per esempio, che mentre nella parte alta dello stivale più della metà degli occupati guadagnano dall'80 al 100% del reddito medio regionale, nel meridione gli stessi numeri sono applicabili solo a un cittadino su cinque.

La disoccupazione continua a crescere al nord, con più di 133mila nuovi posti di lavoro nel 2014; al sud gli occupati sono 45mila in meno. In totale 5 milioni e 800mila, mai così in basso dal 1977, fa rilevare lo Svimez.