A pochi giorni dalla grande manifestazione del Family Day del Circo Massimo, Papa Francesco ha voluto lanciare un chiaro segnale di distensione. Pur ribadendo la necessità di non confondere il matrimonio tradizionaledalle unioni civili, Bergoglio ha rinnovato l’invito per le guide spirituali della Chiesa a predicare la misericordia. La famiglia tradizionale costruita sull’indissolubilità del sacramento e sulla procreazione “appartiene solo a Dio”, ha affermato il Pontefice nel discorso di apertura dell’anno giudiziario della Sacra Rota. In egual modo, i funzionari del Tribunale vaticano non devono dimenticare di sostenere chi, per ragioni differenti o per circostanze infelici, vive in “uno stato obiettivo di errore”.

La comprensione allargata di Francesco, così come sottolineato dal suo avvento in San Pietro, ha coinvolto coloro che sul “matrimonio la pensano diversamente”. Rispetto al dibattito politico che scaturisce dal via libera al ddl Cirinnà, dunque, il Papa ha preferito mantenere un profilo equidistante. A differenza di quanto avvenuto con Bagnasco, la conferma della sacralità del matrimonio non si è tradotta in una benedizione della manifestazione (né tantomeno con un attacco alla regolamentazione delle unioni civili).