Tutto come previsto alle primarie del Partito Repubblicano in Nevada. Donald Trump è stato ancora il candidato più votato con oltre 10 punti percentuale su Marco Rubio. Per la terza volta, su quattro turni per la scelta del candidato alla Casa Bianca che hanno visto al voto l'elettorato repubblicano, il miliardario newyorkese non ha avuto rivali. Era accaduto anche in New Hampshire e South Carolina, aveva perso soltanto nello Iowa a vantaggio di Ted Cruz.

Trump sfiora il 36 per cento

La percentuale di voti per Donald Trump è stata del 35,9. Al secondo posto Marco Rubio con il 23,8 per cento, davanti a Ted Cruz che si attesta al 21,3.

Trump si conferma dunque un treno in corsa e non lo fermano le tante polemiche,nemmeno quella recente con Papa Francesco o le sue frequenti dichiarazioni discusse e discutibili. Per il momento tra l'elettorato tradizionalmente conservatore degli Stati Uniti prevalgono i tanti "delusi del sogno americano", coloro che vogliono un'amministrazione che governi con il pugno di ferro ed il "not politically correct" manifestato finora da Trump.

'Guantanamo rimane'

Nel suo commento post-voto, Donald Trump ha naturalmente ringraziato gli elettori e si è poi soffermato sulle ultime dichiarazioni del presidente Barack Obama che ha manifestato l'intenzione di chiudere il centro di detenzione di Guantamano.

"Stiamo andando nella direzione sbagliata - ha detto Trump - e pertanto manterremo Guantanamo". Il candidato repubblicano ha inoltre ribadito la sua intenzione di costruire un muro lungo tutto il confine con il Messico. La sua potente macchina organizzativa e propangandistica finora ha funzionato alla perfezione, su di lui c'è il parere autorevole del New York Times che sostiene che "l'unico candidato in grado di fermare Trump è Trump stesso, con dichiarazioni che potrebbero danneggiarlo".

Prossimi appuntamenti elettorali

Per il Partito Democratico si va alle urne il 27 febbraio con le primarie in South Carolina. L'1 marzo è il giorno più atteso con ben 11 Stati al voto per le primarie democratiche ed addiruttura 13 per i Repubblicani. Importantissime quelle che si terranno in Texas, dove si assegnano ben 155 delegati. Al voto, tra gli altri, anche Georgia, Alabama e Virginia.