La morte di Gianroberto Casaleggio consegna alla storia un personaggio che, con le sue idee, ha contribuito a sconvolgere gli schemi della politica italiana. Dall’avvento del Movimento 5 Stelle tutto è cambiato, a cominciare dal concetto di partecipazione all’attività democratica. Il web ha posto in naftalina i tradizionali mezzi di informazione attraverso un linguaggio nuovo, diretto, informale, che ha premiato il sensazionalismo rispetto alla qualità dei contenuti. Del web Casaleggio è stato un visionario perché prima di altri ne ha percepito le potenzialità sì affascinanti, ma non prive di effetti collaterali.

Una personalità controcorrente che può essere riassunta nel video “Gaia” prodotto nel 2008, nel quale ha giocato a predire il futuro del pianeta: lo sconvolgimento climatico, la terza guerra mondiale nel 2020, la riduzione dei terrestri a un miliardo e le elezioni in Rete nel 2054 di Gaia, il primo governo mondiale. Un documentario certo provocatorio, ma non distante dalla dipendenza dal web già esistente.

La passione per la politica

Pur essendone stato da sempre un attento critico e osservatore, Casaleggio è sempre rimasto ben distante dalla politica attiva. Dopo l’incontro con Beppe Grillo il colpo di scena, con l’intuizione di mettere al servizio del comico genovese una sovrastruttura tecnologica capace di veicolare idee innovative già condivise da un pubblico vasto ed eterogeneo.

Il Movimento 5 Stelle è nato così ed è cresciuto sotto la spinta propulsiva di una regia, quella di Casaleggio, che ha guidato dapprima Grillo nel ruolo di leader e poi perfetti sconosciuti nei palazzi del potere. Un lavorio occulto costellato da una crescita del consenso elettorale esponenziale e da infinite polemiche relative alla mancanza di trasparenza interna.

Tra alti e bassi i cinquestelle oggi rappresentano la principale alternativa politica al Partito Democratico. Un movimento di opposizione che aspira, giustamente, ad arrivare in fretta a Palazzo Chigi. Già, ma con chi? Di Maio, Di Battista, Sibilia, Fico, sono pronti a raccogliere l’eredità del Guru che li ha diretti dalla genesi di questa avventura?

L’evoluzione a cinquestelle

Non è un mistero che già da tempo Casaleggio avesse predisposto le basi per la sua successione in considerazione dell’aggravarsi della grave malattia. Dal punto di vista politico, il M5S ha già subito una progressiva evoluzione con la promozione di giovani leader che costituiscono il Direttorio. Dal punto di vista tecnico la situazione è differente: le chiavi dei server che gestiscono il vero motore del Movimento, la Rete, appartiene alla Casaleggio Associati. L’azienda passerà nella proprietà del figlio di Gianroberto, Davide, che in molti già indicano come suo erede naturale. Proprio il vuoto lasciato dal fondatore del M5S, difficilmente colmabile nella sua geniale e controversa unicità, viene considerato il primo passo verso un fisiologico declino.

Sarà quasi certamente Grillo a riprendere le redini della giostra in questa fase di assestamento. Ciò che è certo è che la scomparsa di Casaleggio priverà il M5S di un tassello cruciale. “È una perdita gigantesca - ha affermato Dario Fo - e non so immaginare quali conseguenze possano verificarsi ma sono certo che, specie i giovani dell’ultima generazione, saranno in grado di proseguire sulla giusta via”.