A differenza di quanto avvenuto a Milano, dove Mariastella Gelmini è stata scelta come capolista, è del tutto evidente che per la capitale non si sia riuscito a trovare un candidato disponibile a mettere la propria faccia per Forza Italia in questa campagna elettorale. L'unico romano che finora, in qualche modo, si era proposto, era stato Renato Brunetta, ma sul suo nome evidentemente non vi sono state le necessarie convergenze. I tempi però stringono, perché per la presentazione delle liste c'è tempo solo fino al prossimo 5 maggio.
Le gaffe e l’abbandono di Bertolaso
Silvio Berlusconi aveva garantito in modo perentorio, sabato scorso, la candidatura dell’ex capo della Protezione civile a sindaco di Roma. Ma i dubbi non si sono mai spenti, alimentati sia dalle continue gaffe di quest’ultimo sia dai dirigenti del partito che già da tempo si era diviso sulla sua candidatura. Quando poi è arrivato a dichiarare che potrebbe addirittura fare anche l'assessore in un'eventuale giunta guidata da Giachetti o dalla Raggi, i nervi devono essere saltati a parecchi. A nulla è servita la puntuale precisazione dell'interessato, perché Berlusconi ha dovuto rimettere mano alla questioneGuido Bertolaso.
Da qui la sua dichiarazione che sancisce il sostegno del partito alla candidatura dell’ingegner Alfio Marchini.
Ricorda Berlusconi che Marchini era stato la prima opzione valutata e che la stessa era caduta a seguito dei “veti posti da un alleato di coalizione". La nota del premier sancisce definitivamente l’uscita di Bertolaso dalla corsa per le elezioni comunali a Roma, puntando tutto su un candidato più di centroche i sondaggi danno come un valido concorrente per arrivare ai ballottaggi per il Campidoglio.
Continua la nota di Berlusconi, segnalando che la scelta fatta avviene a seguito di una presa di coscienza che “per vincere occorre una proposta unitaria delle forze moderate e liberali, con un forte spirito civico: una risposta fuori dalle logiche di partito e dagli interessi dei partiti”.
L’auspicio di Berlusconi
Berlusconi,conscio del caos presente nelle file del centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative per eleggere il nuovo sindaco, si augura che Matteo Salvini e Giorgia Meloniriescano a vincere le proprie remore, per superare la dolorosa divisione, in modo tale da non consegnare Roma ai "grillini" del M5S o alla sinistra.
Ancora oggi, intervenendo da Belpietro su Canale 5, ha avuto modo di affermare che: "al ballottaggio andremo noi, non dovremo convergere su nessuno”, auspicando l’unità del centrodestra e la convergenza su Marchini, definito “candidato vincente” anche di Salvini e della Meloni.
Non aiutano però le parole di Brunetta che dichiara: “La scelta di puntare su Marchini, allargando il perimetro del centrodestra, spiazza in politica i disegni egemonici di Meloni e Salvini” ribadendo che Forza Italia non è morta, anzi, che si è costretti a stracciare il certificato di morte che in molti avevano già scritto e compilato.