Secondo quanto riportato dal sito web dell'agenzia d'informazione "Aska News" il noto regista di sinistra Ken Loach ha attaccato la Brexit, ovvero la proposta di uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea.Durante una conferenza stampa al Festival di Cannes, l'ottantenne regista ha dichiarato che "Noi abbiamo un voto importante tra qualche settimana. Se lasceremo o no l'Unione Europea? Credo che sia una domanda molto difficile", e inoltre che "Se lasciamo l'Europa, sappiamo che i governi britannici vorranno deregolamentare di più, diminuire la protezione sociale più rapidamente, distruggere l'ambiente ancor più rapidamente e ci ritroveremo con un governo di estrema destra".

Il monito di Cameron contro la Brexit

Mancano ormai meno di quaranta giorni al referendum che dovrà decidere se la Gran Bretagna dovrà rimanere o meno all'interno dell'Unione Europea.Tra gli oppositori della Brexit, sono da segnalare il laburista Jeremy Corbyn così come lo stesso premier conservatore David Cameron.Proprio Cameron recentemente ha attaccato la Brexit sostenendo che se l'Inghilterra uscisse dall'UE tornerebbe il rischio di guerra tra gli stati europei.Il premier britannico ha sostenuto che nel caso di vittoria degli antieuropeisti al referendum "Potremmo voltare indietro le lancette degli orologi verso un'era di nazionalismi in lotta fra loro in Europa".In tal modo, lo stesso premier inglese intendeva denunciare anche la sempre più forte ascesa dei movimenti e partiti di stampo euroscettico e nazionalista all'interno dell'Unione Europea.

L'avanzata dell'estrema destra antieuropeista in Gran Bretagna e nell'UE

Ciò contro cui sia Ken Loach che David Cameron puntano il dito è l'avanzata dell'estrema destra antieuropeista all'interno della Gran Bretagna e dell'Unione Europea.Estrema destra che in diversi paesi europei si esprime invocando un forte ruolo dello Stato e programmi sociali insieme alle "classiche" tematiche nazionaliste ed anti-immigrazione, mentre in Gran Bretagna una buona parte dell'estrema destra istituzionale, a cominciare dal partito "Ukip", si basa sulla promozione di politiche economiche e sociali incentrate su un radicale liberalismo e/o liberismo, se non propriamente di "libertarismo" alla statunitense.