Già operativa in Italia dall'otto agosto 2012, la Carta Blu EU è un tipo di permesso di soggiorno tramite il quale, gli immigrati con qualifiche speciali, possono ottenere più agevolmente il permesso ed il relativo visto di ingresso in Italia e nei paesi dell'Unione Europea. L'ingresso con Blu Card riguarda soggiorni superiori a tre mesi, al di fuori del sistema delle quote, a favore di lavoratori stranieri altamente qualificati. Sono considerati altamente qualificati gli stranieri che sono in possesso di un titolo di istruzione superiore rilasciato dall'autorità competente nel Paese in cui è stato conseguito, che attesti il completamento di un programma di istruzione post-secondaria di durata almeno triennale, con relativa qualifica professionale superiore.

Va da sé che il titolo di istruzione debba essere riconosciuto anche nel paese ospitante. Inoltre l'extracomunitario deve anche avere un lavoro o un'offerta valida al momento della richiesta.

Poco utilizzata negli anni addietro, Bruxelles in questi giorni, ne ha riproposto una revisione che prevede l'abolizione degli schemi nazionali con l'unificazione in un unico strumento. Portavoce in parlamento di questa iniziativa il commissario degli affari interni Dimitris Avramopoulos. Il piano, a cui ha partecipato anche la nostra Federica Mogherini, prevede sostanzialmente una nuova partnership con paesi terzi che dovrebbe portare nel tempo ad un consistente impatto economico, stimato tra 1,4 e 6,2 miliardi di euro l'anno.

Un'occasione a cui nessun paese dell'Unione Europea dovrebbe rinunciare in vista di una propositiva gestione della questione migranti.

La Blu Card appunto, se ben sfruttata, potrebbe essere un ottimo strumento non solo per i paesi ospitanti, ma anche per tutti quegli immigraticostretti a lasciarelavori un tempo proficui e che per ovvi motivi non possono o non vogliono continuare nel loro paese d'origine.

È un dato di fatto che molte di queste persone, viste le poche possibilità sia sociali che economiche, si dedichino ad attività, nella migliore delle ipotesi, non del tutto legali. Sul sito eur-lex.europa.eu troverete la pagina in cui viene spiegata punto per punto la direttiva europea per la Blu Card.