I risultati dell'ultimo "Super Tuesday" incoronano ufficialmente Hillary Cliton: sarà la prima donna candidata alla presidenza degli Stati Uniti. L'ex segretario di Stato aveva raggiunto i delegati richiesti, 2.383, prima del voto del penultimo turno di primarie, grazie ai riconteggi effettuati dopo le vittorie in Portorico ed Isole Vergini ed il sostegno annunciato dei superdelegati. Bernie Sanders aveva proseguito lo stesso la sua corsa, le sue motivazioni puntavano proprio sui citati superdelegati che, non essendo vincolati da obblighi come i delegati espressi dalle primarie, avrebbero potuto anche non votare la Clinton alla convention di Philadelphia del mese prossimo che invece le consegnerà ufficialmente la nomination.

Ma per tenere in vita le sue (poche) speranze, il senatore del Vermont avrebbe dovuto ottenere una netta affermazione su Hillary nei sei Stati chiamati al voto, cosa che non è avvenuta.

Conquistata anche la California

Quattro Stati su sei sono andati da Hillary Clinton, vincente in California (57,1 %), New Jersey (63,3), New Mexico (51,5) e South Dakota (51). Bernie Sanders ha vinto le primarie in North Dakota (64%) e Montana (50,9). In base ad i dati attuali, aggiornata dopo il voto, l'ex first lady dispone adesso di 2.497 delegati contro i 1.663 di Sanders. A luglio in quel di Philadelphia, nel corso della convention democratica, la nomination sarà sua al primo turno di votazioni.

Trump ha proseguito la sua corsa solitaria

Le primarie si sono svolte naturalmente anche sul fronte repubblicano con l'unico candidato rimasto in corsa e da tempo virtualmente in nomination per la presidenza. Per Donald Trump, considerato che si andava al voto in due Stati "pesanti" come New Jersey e California, era un'occasione utile pertastare il termometro elettorale la cui temperatura in suo favore è sempre alta.

In tutti e sei gli Stati, la percentuale di preferenze a Trump si è attestata intorno al 70 per cento con punte del 76 e dell'80 per cento, rispettivamente, in California e New Jersey. La sfida con Hillary Clinton per la Casa Bianca è iniziata da tempo, ora può proseguire ufficialmente per poi entrare nel vivo dopo le rispettive convention che daranno il via alla campagna elettorale per le elezioni di novembre al termine delle quali sarà designato il successore di Barack Obama.