Dopo il nostro ultimo aggiornamento sulle intenzioni di voto e sulla situazione politica torniamo ad approfondire il tema delle carceri con le novità di inizio settimana. Continua infatti a persistere la situazione di stallo riguardo le proposte parlamentari sul tema dell'amnistia e dell'indulto, visto che i provvedimenti risultano ancora fermi nelle Commissioni giustizia di Camera e Senato. Nel corso della settimana passata abbiamo assistito all'intervento in Parlamento del Guardasigilli Andrea Orlando presso il question time, durante il quale ha ribadito la fiducia nei provvedimenti presi in passato con lo svuota carceri.
Il riferimento è andato in particolare alla bontà delle pene alternative, seppure è stata sottolineata la necessità di intervenire sulle strutture carcerarie per un pronto recupero di quelleesistenti e per la costruzione di nuove case penitenziarie, mentre resta il progetto di utilizzare le strutture che in precedenza erano destinate agli ex ospedali psichiatrici giudiziari.
Carceri: sindacato di polizia Sappe denuncia caso di Tbc e meningite
Nel frattempo il sindacato di polizia penitenziaria Sappe è tornado ad evidenziare due nuove situazioni di criticità in merito all'emergenza sanitaria nelle carceri. Il primo riguarda un possibile caso di tubercolosi all'interno del carcere di Terni. Fabrizio Bonino del Sappe denuncia la vicenda, spiegando che gli agenti hanno provveduto in autonomia all'acquisto delle mascherine di protezione al fine di evitare un possibile contagio, visto che l'amministrazione penitenziaria non ha provveduto in tal senso.
La risposta del servizio sanitario carcerario però non è tardata ad arrivare, rassicurando sul fatto che il paziente non sarebbe contagioso. Il secondo caso riguarda invece il figlio di una detenuta straniera del carcere di Rebibbia. Il bimboè stato colpito da meningite, così come riportato dal Sappe, che ha anche riferito in merito all'attivazione delle procedure di profilassi per il personale di Polizia.
Il Segretario Generale del sindacato, Donato Capece, ha riferito di una situazione sanitaria preoccupante nelle carceri italiane, dove "almeno una patologia sanitaria è presente nel 60 - 80% dei detenuti". Una problematicache rende complicato e difficile anche il contesto lavorativodelle forze di polizia, costrette a fare continuamente fronte ad eventi critici ed ai conseguenti disagi.
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