In questi giorni la stampa locale sta dando risalto ad un'iniziativa congiunta portata avanti da due forze politiche su un tema che ci vedrà tutti coinvolti nei prossimi mesi. Tra ottobre e novembre gli italiani saranno infatti chiamati alle urne per esprimere con il proprio voto il parere sullariforma costituzionale targata PD.Lega Nord e Fratelli d'Italia sanno quali sonoi rischi che deriveranno dall'approvazione di una simile riforma e sono pronti a spiegare ai cittadini perché sarà importante andare alle urne e votare NO.

Alcuni dubbi legati alla riforma

Sono numerosi i motivi che fanno storcere il naso alla riforma Boschi. Prima di tutto perché la modifica costituzionale non supera il bicameralismo, ma anzi lo rende ancora più confuso e creerà ineluttabili conflitti tra Stato e Regioni e tra Camera e (nuovo) Senato. Non ci sarà neppure una semplificazione nell'iter di approvazione dei procedimenti legislativi che anzi, in alcuni casi, vedranno decuplicarsi i passaggi approvativi. E non ci sarà nemmeno la tanto agognata riduzione dei costi della politica.

Ma a spiegare nel dettaglio le motivazioni ci penseranno i segretari cittadini delle due forze politiche ed i loro militanti che si stanno già muovendo per informare la popolazione.

Già domani, 20 luglio, si terrà la prima conferenza presso la sede della Lega Nord in via Solferino a Meda. All’incontro parteciperanno come relatori Fabrizio Cecchetti (Vice presidente del consiglio regionale Lombardo) ed il costituzionalista e docente universitario Stefano Bruno Galli.

Forza Italia non pervenuta

All'iniziativa politica manca la compagine locale di Forza Italia, forse bloccata dal tiepido NO di Berlusconi e dal cosiddetto "polo nordista di F.I." (di cui fanno parte anche Paolo Romani e Maria Stella Gelmini) che non sarebbero affatto scontenti di vedere affermarsi al referendum la linea del Premier Renzi.Dal canto loro, i responsabili locali di Lega e Fratelli d'Italia auspicano di poter allargare ad altre forze politiche o liste civiche il nascente comitato.

Nuove iniziative da settembre

Dopo la pausa estiva e con l’avvicinarsi dell’importante momento elettorale, Lega e FdI scenderanno nelle piazze per rimarcare le discrepanze tra quanto sostiene il Governo ed il reale contenuto di una riforma frutto di una maggioranza parlamentare e non di una maturità di coscienza di tutte le posizioni politiche.