Caos Raggi a Roma. Sky parla di "bugia capitale", l'Huffington Post di "mossa di autodistruzione". Quel che è certo, è che in Campidoglio le acque sono agitatissime dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dall'Assessore Paola Muraro e confermate da Virginia Raggi sulla presenza di un'inchiesta della magistratura.Le due sapevano fin da luglio, per loro stessa ammissione, e avrebbero omesso di informare la stampa e i cittadini. Virginia Raggi avrebbe informato solo parte del direttorio, ma non Beppe Grillo e Luigi Di Maio. Davanti a queste rivelazioni è un coro unanime di critiche.
"Il Fatto Quotidiano" non fa sconti alla Raggi
Non danno scampo a Virginia Raggi e Paola Muraro due giornalisti come Marco Travaglio e Peter Gomez de Il Fatto Quotidiano. Il primo in questi giorni ha scritto che la Muraro aveva persino il diritto di non parlarne e di non rispondere, ma quando ha accettato di rispondere ai giornalisti avrebbe dovuto dire la verità, mentre ora dovrebbe trarne le conseguenze, cioè dimettersi. Pesante anche il commento di Peter Gomez, secondo il quale ci vorranno mesi per riguadagnare la fiducia dei cittadini. Gomez consiglia alla Raggi di ammettere pubblicamente la colpa, promettendo ai cittadini romani di non compiere simili errori in futuro.
Pizzarotti criticato da Raggi sulla trasparenza
Tra i più critici, naturalmente, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, espulso dal movimento cinque stelle a maggio per non aver comunicato al direttorio la ricezione di un avviso di garanzia su alcune nomine del Teatro Regio. In rete circola un video in cui, proprio in quei giorni, Virginia Raggi criticava Pizzarotti accusandolo di scarsa trasparenza.
Pizzarotti ora chiede le dimissioni del direttorio in quanto il caso Roma, come altri nel passato (Gela, Quarto), sarebbero stati originati da una mancanza di regole precise all'interno del Movimento. Evidente l'imbarazzo del direttorio, con Luigi Di Maio che ha cancellato la sua partecipazione alla prima puntata di Politics, nuova trasmissione diRai Trecondotta da Gianluca Semprini. Lo sconforto ha anche raggiunto la rete, con commenti severi postati dalla base del movimento sul blog di Grillo.