Il caso Palermo continua a scuotere il Movimento 5 Stelle nel bel mezzo della campagna elettorale per il Referendum Costituzionale. Lo scoop delle Iene ha sollevato un clamore mediatico dalla gestione piuttosto problematica. Beppe Grillo, chiamato direttamente in causa da chi ha denunciato il fatto, ha invitato tutti coloro in possesso di informazioni compromettenti a segnalarle direttamente al direttorio nazionale. Una presa di posizione doverosa ma che non cancella forse l’impreparazione nella gestione politica del Movimento sul territorio. A pagare in primis potrebbero essere gli esponenti nazionali grillini direttamente o indirettamente coinvolti dall’affaire Palermo.
Le indiscrezioni parlano di una richiesta di autosospensione partita dai vertici ma che è stata subito respinta dai potenziali interessati. Un motivo in più per capire lo stato d’animo che si respira all’interno dei cinquestelle già fortemente finiti sotto il mirino della critica per via delle polemiche sulla Raggi e l’offuscamento del predestinato Luigi Di Maio.