E' sempre più vicino il quattro dicembre 2016, data in cui si svolgerà il referendum costituzionale. Gli italiani saranno chiamati ad esprimere la propria intenzione di voto con il sì (per cambiare alcune parti della costituzione), oppure con il no (per far rimanere tutto invariato). I sondaggisti annunciano spesso dati contrastanti. Tra questi c’è Renato Mannheimer, esponente di spicco, che fa l’analisi dettagliata della situazione.

Il no in lieve vantaggio

Secondo Renato Mannheimer gli ultimi sondaggi danno il fronte del no in lieve vantaggio, in una forbice tra il 52 per cento e il 55 per cento; di contro il fronte del sì che si trova tra il 48 per cento e il 52 per cento.

Osservando una situazione del genere, è difficile ancora stabilire con certezza chi vincerà il 4 dicembre, visto che non si può ancora parlare di maggioranza assoluta. C’è da dire poi, come spiegato anche dal sondaggista Mannheimer, che il numero degli indecisi è ancora molto alto e, se questi decideranno di votare, saranno proprio loro a spostare l’ago della bilancia di questo referendum costituzionale.

Calala fiducia verso Matteo Renzi

Secondo i sondaggisti la fiducia verso l’attuale premier Matteo Renzi è in calo. Renzi sta cercando di spersonalizzare il referendum puntando sui suoi contenuti: questo aspetto ha portato a un calo dellafiducia nei suoi confronti. Inoltre, il fronte del no punta alla personalizzazione per screditare la sua posizione.

I sondaggi danno una percentuale che va dal 30 al 40 per cento come forbice di gradimento degli italiani nei suoi confronti. La flessione c’è stata, anche se lieve, ma questo è normale dato che l’economia italiana attualmente è debole: questo alimenta lapreoccupazione tra i cittadini.

Esito del referendum ancora molto incerto

Sull’esito del referendum costituzionale ancora non c’è nulla di certo. Manca più di un mese e la percentuale degli indecisi è ancora troppo alta. Le votazioni si svolgeranno nella sola giornata del quattro dicembre 2016 e non ci sarà un quorum da raggiungere.