Non si ferma lo scontro tra i rivali per la presidenza degli Stati Uniti, finita la propaganda elettorale per le elezioni USA2016 fatta di contenuti, motivazioni e proposte, sta andando in scena un match senza esclusione di colpi con il solo scopo di screditare la fazione rivale. Trump attacca Clintondopo le nuove mail diffuse da wikileaks sul responsabile della campagna elettoraleJohn Podesta.

Si scava nel deep web

La notizia ha iniziato a trapelare a seguito delle email diffuse da venerdì scorso e riporta un attacco portato dallo staff di Trump a Hilary Clinton, motivato da uno scambio di mail tra la ex first lady e rappresentanti del sistema di governance e alta società americana definito da Trump stesso "un sistema corrotto".

Le e-mail non sono ascrivibili direttamente ad Hillary Clinton ma al suo responsabile della campagna, John Podesta, giurista e politico di lunga data. Le e-mail sono state diffuse tempo fa da WikiLeaksma sono state riprese da Donald Trump solo in queste ore alla vigilia del voto. La corrispondenza non contiene materiale scottante o denigratorio ma sicuramente hanno fatto trapelare informazioni che lo staff di Hilary voleva rimanessero riservate, sapremo di più nelle prossime ore.

Ancora duro scontro tra i candidati

Lo staff del candidato repubblicano non ha lasciato correre questo presunto scandalo, approfittandone subito per sbattere in faccia agli americani uno spot elettorale farcito dagli argomenti più disparati, ascesa e violenza dell'ISIS in occidente, caos politico in Libia, inefficienza nel ruolo di Segretaria di Stato nella politica estera statunitense e ovviamente l'inadeguatezza come futura Presidente degli Stati Uniti d'America.

Riuscire a ricollegare tutte queste argomentazioni a sostegno di una campagna elettorale, giocando solo sul denigrare il candidato avversario, risulta difficoltoso ma durante le campagne elettorali targate USA i candidati non si sono mai tirati indietro ad attacchi personali o nel cercare nel passato elementi denigratori da porre a suffragio delle proprie tesi.