La corsa alla Casa Bianca si accende di rosso e le sorprese non sembrano destinate a finire. Da alcune ore negli Stati Uniti è stato diffusoun video che potrebbe compromettere ulteriormente la stabilità dei repubblicani: in un piccolo cameocompare un sorridente Trump, in mezzo a decine di 'conigliette' seminude, intento a versare dello champagne, a bordo di una lussuosa limousine.

La firma di Playboy sul partito dei repubblicani

Non è una bufala ma il fotogramma del video riesumato dal sito statunitense Buzzfeed, datato 2000. In calce la firma diPlayboy, il marchio di fabbrica dell'eros e della sregolatezza d'oltreoceano.

Buzzfeed riferisce che la scoperta del filmato erotico è stata fatta presso un rivenditore della città di Buffalo, Stato di New York. Donald Trump interpreta praticamente se stesso: un imprenditore col ruolo di accogliere le ragazzea New York e metterle a proprio agio. Un video definito 'eros soft' ma per l'epoca altamente hot.

Le ombre del sexgate dietro Hillary

Come da copione, è una campagna elettorale a tinte forti in cui le ombre del 'sexgate' continuano ad affiorare come cadaveri ingombranti lungo la strada che separa Hillary Clinton dalla vittoria. A far tornare quelle ombre alle spalle della candidata democratica è sempre lui, il tycoon più controverso d'America. Lo stesso Trump che cavalca l'onda della sfacciataggine quando accusa una sostenitrice della Clinton di essersi prestata a pellicole hard.

La coerenza non pare certo il suo forte. Con buona probabilitàTrump non immaginava che un piccolo scheletro nascosto a Buffalo potesse uscire dal suo armadio e minare la sua sicurezza. Eppure gli Stati Uniti sono noti per vivere le presidenziali come uno scavo archeologico sino alle profondità remote di ogni possibile futuro presidente.

Nessuno dei candidati è escluso dallo studio analitico di tutti gli aspetti della sua esistenza, in un intreccio tra pubblico e privato tanto caro ai media americani.

Dal sexgate al trumpgate, un passo dopo l'altro

In una dichiarazione al New York Times, il candidato repubblicano chiarisce la sua posizione rispetto all'ex first lady: "Clinton è cattiva, ma io posso esserlo molto di più".

In questo modo Trump prepara l'avversaria ai prossimi due confronti tv che precederanno le elezioni dell'8 novembre. La promessa rivolta a Hillary Clinton è di sferrare ogni sorta di attacco sino a toccare il rovente argomento 'sexgate'. Non si limita a citare il marito della candidata ma lo attacca senza mezzi termini, definendolo "l'uomo che più di tutti, nella storia della politica, ha abusato delle donne". Il passo dal ruolo di accusatore a quello di accusato e però molto breve: Clinton userà sicuramente la diplomazia propria dei democratici per ridimensionare il suo avversario, proverà a incalzarlo sul video di Playboy, nella speranza che il voto penalizzi l'unico protagonista ed esecutore materiale di quello che potrebbe rivelarsi un vero 'trumpgate', un passo dopo l'altro.