Non si dà per vinto il sindaco di Bordeaux, Alain Juppé, Primo Ministro durante il governo Chirac, mandati ministeriali ed europei con l'elezione a deputato parlamentare nel 1984, incarichi interministeriali e governativi per le questioni internazionali. Sul sito personale del candidato repubblicano, "pour la France", risultano in evidenza i punti programmatici contro il terrorismo e i piani per la flessibilità del lavoro.

Il programma per la corsa all'Eliseo

Niente sconto di pena per detenuti terroristi con minimo 5 anni di condanna; rafforzamento della polizia penitenziaria e creazione di nuclei ad hoc per il contenimento della radicalizzazione che si sviluppa dentro le carceri; diminuzione della sovrappopolazione negli istituti, isolamento dei detenuti estremisti.

Questi sono i punti programmatici per combattere il terrorismo interno.

Per aumentare l'occupazione e rilanciare la Politica del lavoro, Juppé si pone invece l'obiettivo di contenere il costo della manodopera non qualificata, riducendo i costi del datore di lavoro a salario minimo. Tasse inferiori per le imprese con meno dipendenti, e riduzione del tetto per i sussidi di disoccupazione. Tra le intenzioni primarie, quella di stringere un accordo con la comunità musulmana francese, dove le regole appariranno chiare ed evidenti, nella stesura di una sorta di "digesto" etico, in cui verranno raccolte le leggi sull'uguaglianza e la parità dei sessi.

Anche il piano per le scuole secondarie sarà uno dei punti cardine del suo mandato che, insieme alle riforme per la cultura vedrebbe, attraverso una retribuzione per la formazione dei docenti, una maggiore stratificazione nelle scuole, senza dover passare per la scuola unica prima dell'università.

Armonizzazione fiscale nell'Eurozona e patto di stabilità con Schengen e gli altri Stati membri.

Diversità di programmi

Appare chiaro che rispetto al programma di F. Fillon, incentrato sulle politica estera e sui rapporti con il Cremlino, questo di Juppè sembra apparire come una sorta di risposta conservatrice al problema nazionale interno.

Una lotta al terrorismo, quella del sindaco di Bordeaux, incentrata sull'emarginazione dei gruppi interni appartenenti all'estremismo islamico e sul contenimento degli stessi attraverso una repressione più studiata e mirata dentro il paese, diversa in parte da quella del suo avversario deciso a ristabilire in primis i patti di belligeranza pro Siria e Ucraina.

Qualche somiglianza con le riforme sul lavoro e meno concentrazione da parte di entrambi sul problema Europa e trattato di Lisbona. Tutto imporporato come un bigliettino di auguri e in funzione della corsa all'Eliseo, un piano, questo del centro destra, che Marine Le Pen non aveva previsto e che marcerà sul Fronte Nazionale. La stessa esponente della destra ha dichiarato su Le monde che tra i due candidati, certamente Alien Juppè sarebbe il meno peggio. Forse, come esprimono molti social e alcuni blog francesi, il voto a Fillon potrebbe essere considerato da parte degli elettori solo come un segno d disapprovazione chiaro nei confronti dell'ex Premier Sarkozy. Domenica la resa dei conti.