Il Financial Times ha pubblicato un editoriale con il quale cerca di spiegare quelli che sarebbero i veri motivi dell’affinità tra il presidente Vladimir Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. “Non c’è nulla di sorprendente nell’ammirazione di Donald Trump per Vladimir Putin”, scrive Philip Stephens sul quotidiano finanziario. Il repubblicano e il leader russo condividono l’inclinazione per l’autoritarismo. “Sminuiscono accordi multilaterali – continua - preferiscono la politica della forza brutale e, soprattutto, sostengono che hanno sempre vinto: gli accordi devono essere favorevoli per gli interessi nazionali, strettamente definiti, e non essere costretti dalle regole internazionali o valori condivisi”.

Secondo Stephens, dietro la passione di Trump per Putin – e viceversa – c’è la voglia di Putin di cancellare l’umiliazione del crollo dell’Unione sovietica. Mentre Trump, vuole fare “di nuovo grande gli Stati Uniti”. Trump sicuramente ha capito qual è la psicologia vincente con il presidente russo: non smettere mai di fare i complimenti a Putin come leader forte e deciso.