Tempo di grandi cambiamenti negli USA. L'elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti sta producendo i primi effetti sul mondo intero e non solo. L'amministrazione di Barack Obama ha infatti perso uno dei suoi elementi più importanti. Il direttore dell'intelligence americana James Clapper ha rassegnato le dimissioni. L'annuncio della sua decisione, secondo alcuni media statunitensi, sarebbe stato dato durante un’audizione davanti alla commissione intelligence del Congresso.

Si dimette il capo dell'intelligence americana: è il primo uomo di Obama a farlo

James Clapper è il primo alto dirigente dell'amministrazione Obama a rassegnare le dimissioni. L'ormai ex capo dell'intelligence americana avrebbe proferito una semplice frase per annunciare il suo addio: 'Ho sottoposto la mia lettera di dimissioni ieri sera, ho ancora 64 giorni'. Clapper resterà alla guida dei servizi segreti degli Stati Uniti fino alla fine del mandato da presidente di Barack Obama, il quale scadrà il prossimo 19 gennaio. Trump sarà infatti eletto presidente in modo formale già il 12 dicembre, ma entrerà effettivamente in carica solo il 20 gennaio 2017. Le dimissioni di Clapper seguono la consuetidine americana di rinnovamento delle più alte cariche dello stato nel momento dell'elezione di un nuovo presidente.

Di fatto segnano inizio ufficiale del passaggio di consegne da Obama a Trump.

La storia di James Clapper: chi è l'ex capo dei servizi segreti USA

Il capo dell'intelligence americana aveva già ricoperto questo ruolo tra il 1991 e il 1995, salvo poi decidere di dedicarsi al settore privato. Divenuto professore di Intelligence e Sicurezza Nazionale all'Università di Georgeotwn nel 2006, un anno dopo fu Bush a volerlo come sottosegretario dei servizi di difesa statunitense.

Il 5 giugno 2010 Obama in persona ha dato l'annuncio ufficiale dell' ingaggio di Clapper come nuovo direttore dei servizi segreti. Il lavoro di Clapper si è concentrato sul fronte Iran, sull'intregrazione tecnologica tra le intelligence e su quello del terrorismo, specialmente nella lotta all'Isis.