Del nuovo ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, si è detto molto sin da quando lunedì scorso, il neo premier Paolo Gentiloni ha annunciato il suo nome per il dicastero di Viale Trastevere. Polemiche sulla laurea, polemiche sulle dichiarazioni pre referendum, polemiche sul fatto che di istruzione non sappia nulla, polemiche sulle vere o presunte simpatie per la parità di genere.
Ultime news politica e scuola, giovedì 15 dicembre: Fedeli-Boschi, le cose che abbiamo in comune
C'è, però, un importante filo conduttore che lega l'ex sindacalista PD al mondo renziano e soprattutto all'ex ministro delle riforme, Maria Elena Boschi.
Ebbene, per chi non ne fosse a conoscenza, Valeria Fedeli è stata capolista in Toscana per il Senato e fin qui nulla di strano se non fosse che la città di Arezzo ha significato molto per la carriera dell'ultracomunista ed ex sindacalista Cgil.
Arezzo vuole dire anche Banca Etruria e non è un caso che più volte la Fedeli si è vista insieme all'onorevole PD Marco Donati, amico di Maria Elena Boschi nonchè titolare di un pacchettino di azioni, nonchè ex assessore del sindaco PD Giuseppe Fanfani, 'nipotissimo' di Amintore Fanfani, gran capo della DC e cinque volte Presidente del Consiglio.
Maria Elena Boschi e Valeria Fedeli: 'Se vince il no, lascio la politica: io non penso alla sedia'
Insomma, un bel 'giro' per arrivare sino alla nomina di ministro dell'Istruzione di questo governo 'Renziloni' o Renzi-bis, chiamiamolo come vogliamo, visto che non è cambiato nulla o quasi.
Del resto, si vede come Valeria Fedeli e Maria Elena Boschi abbiano dei punti in comune. Ricordate quell'intervento in TV della nuova 'numero due' del governo Gentiloni alla trasmissione 'Mezz'ora' condotta da Lucia Annunziata? Ebbene la giornalista chiese esplicitamente alla Boschi il 22 maggio 2016: 'Se Renzi perde e se ne va, lei lascia la politica o no?'.
La risposta fu: 'Eh sì, perchè ovviamente è un lavoro che abbiamo fatto insieme e quindi ci assumiamo le responsabilità di un progetto politico....'
Allora, come non ripensare a quella frase pronunciata il 28 novembre scorso da Valeria Fedeli alla trasmissione di La7, l'Aria che tira: 'Perchè pensano alla propria sedia. Io non penso alla propria sedia'.
A prescindere dall'orribile italiano (ce ne scusiamo), il neo ministro dell'istruzione e il nuovo sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la pensano esattamente allo stesso modo.