Si chiama, senza troppa fantasia e con pochi fronzoli, Il blog di Matteo Renzi. Si tratta del nuovo sito internet, un blog per la precisione, aperto sul web dal segretario Pd ed ex presidente del Consiglio. L’indirizzo della innovativa creatura renziana è https://blog.matteorenzi.it/. Il primo, e finora unico, post è stato pubblicato oggi, mercoledì 25 gennaio, poco prima delle 11.00, con il titolo evocativo di ‘Il futuro, prima o poi, torna’. Chiaro riferimento, sembra, al suo di futuro, e al suo di ritorno, a Palazzo Chigi naturalmente. Prima di passare ad esaminare il primo pensiero del blog, c’è da aggiungere che, come immagine di copertina, Renzi ha scelto il suo mezzobusto, disegnato in stile quadro, con accanto la scritta ‘Il blog di’, firmato ‘Matteo Renzi’.

Il tutto guarnito da un piccolo tricolore stilizzato posto in basso a destra.

Il contenuto del post

Come detto sopra, ‘Il futuro, prima o poi, torna’ è la frase che dà il titolo al primo post pubblicato da Renzi sul suo blog. Parole dal significato volutamente ambiguo, interpretate da alcuni come un auspicio e da altri come la minaccia dell’ex premier di riprendersi la guida del governo italiano. Matteo Renzi, dunque, cerca il modo giusto per, dice lui, “ricominciare”. L’idea è quella di “mettersi in cammino”, lui che è una vecchia ‘giovane marmotta’, per incontrare e conoscere nuovi luoghi e persone, come accaduto pochi giorni fa durante la sua visita, quasi segreta, al quartiere napoletano di Scampia.

L’ex premier chiama dolcemente alle armi quei milioni di italiani i quali, ne sembra convinto, “non si arrendono alla rassegnazione”.

Renzi sembra abbandonarsi per un attimo allo sconforto quando afferma che in alcuni momenti “il futuro sembra scomparire” (forse fa riferimento al suo futuro politico). Qualcuno avrebbe impedito a lui e agli italiani di “sognare” e il riferimento, anche se non chiaro, sembra correre verso la batosta subita con il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.

Colui che quando portava i calzoni corti era conosciuto come il ‘bomba’, giura, parlando in pluralis maiestatis, di essere pronto “a ogni verifica sul passato”. Neanche il tempo di promettere una seria autocritica, però, che ecco partire la solita lista dei presunti successi del suo defunto governo: più diritti civili, meno tasse, l’abolizione dell’Imu, gli 80 euro, niente terrorismo, i successi di Expo (il sindaco di Milano Giuseppe Sala è indagato) e Giubileo, 600mila posti di lavoro in più, Pil in salita, opere pubbliche, scuole, imprese, musei, teatri e chi più ne ha più ne metta.

“Ma, ragazzi, anche basta. Quello è il passato, ormai”, riesce persino a stopparsi da solo.

Un blog che, promette, “non è pensato per i reduci”, perché l’uomo che voleva “tagliare centinaia di poltrone e alla fine l’unica che è saltata è stata la mia”, sogna “milioni di italiani che vogliono vedere tornare il futuro”. Un futuro, come si diceva, con lui premier. E Renzi è deciso a discutere di tutto e a confrontarsi con tutti sul suo blog, a cominciare, dice lui stesso, dal ruolo dell’Europa in un’era “dominata dal rapporto Trump-Putin”. Altro argomento che gli sta a cuore è il futuro del centrosinistra che lui, anche se non lo dice apertamente, vorrebbe a sua immagine e somiglianza.