La giornata politica è stata dominata dalla sorte del Movimento Cinque Stelle in Europa, che dopo aver interrotto i rapporti d'alleanza con gli antieuropeisti dell'Ukip, facenti capo a Nigel Farage, principale fautore della Brexit, hanno tentato di avvicinarsi in modo prepotente al partito centrista di Guy Verhofstadt, l'Alde. L'intera opinione pubblica si è pronunciata in modo ambiguo sulla scelta del Movimento, ratificata da una votazione online alla quale hanno partecipato più di 40.000 iscritti, in quanto profondamente distante dallo spirito antieuropeista che aveva sempre caratterizzato le scelte politiche di Beppe GRILLO e dei suoi europarlamentari.

L'accordo stipulato lo scorso 4 gennaio da Grillo e Verhofstadt è stato tuttavia vanificato dalle forti prese di posizione di alcuni parlamentari dell'Alde, soprattutto finlandesi, svedesi e francesi, contrari all'alleanza con il Movimento Cinque Stelle, decisamente troppo distante dalle posizioni fortemente europeiste del gruppo liberal democratico.

Quali sorti per gli europarlamentari di Grillo?

A Verhofstadt avrebbero certamente fatto comodo i voti dei 17 esponenti del Movimento Cinque Stelle nella corsa alla Presidenza dell'Europarlamento, ma il vero quesito da porsi in questo momento è quale sarà il gruppo a cui aderiranno i pentastellati fuoriusciti dall'alleanza con l'Ukip. Di certo è assai improbabile che possano accasarsi nuovamente presso il partito di Nigel Farage, soprattutto dopo le dichiarazioni al vetriolo del politico britannico che ha accusato Grillo e il Movimento di essersi venduti ai poteri forti.

Questo stesso establishment avrebbe impedito l'unione d'intenti tra il M5S e l'Alde, almeno secondo il blog del leader del Movimento.

Le posizioni ideali degli europarlamentari grillini erano e rimangono decisamente distanti da quelle del gruppo di Verhofstadt, soprattutto su temi quali la moneta unica, il valore dell'Europa e i rapporti con la Russia di Putin. Saltato l'accordo, con l'elezione della Presidenza dell'Europarlamento alle porte, la domanda resta: a che gruppo aderiranno i 17 esponenti del Movimento Cinque Stelle?