Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, interviene alla Direzione nazionale del Pd al centro congressi ‘Roma Eventi’ in via Alibert 5/A. Il governatore inizia il suo intervento rifacendosi al momento in cui la sua terra, Bari, era sotto scacco dalle famiglie che decidevano cosa fare e cosa non. "Da qui - spiega Emiliano - abbiamo costruito una classe dirigente per un processo politico basato sulla libertà. Quando è nato il Pd nel 14 ottobre 2007 fui eletto con una lista civica numericamente più forte dei DS e Margherita messi insieme."

Sul futuro del partito:

"Stasera io parlo delle ragioni che ti hanno indotto - riferito a Matteo Renzi - a dire che io sarò tra i probabili della segreteria e io è vero mi sento di farlo."Emilano sfida Renzi

Esce dunque allo scoperto in vista del prossimo congresso che dovrebbe tenersi ad Aprile e anche su questo Emiliano sbotta:b"Andare a congresso con la Pasqua in mezzo, senza conoscere la legge elettorale e senza sapere quanti circoli sono commissariati o sono in grado di rilasciare le tessere, può aprire seriamente il rischio di una scissione, ma io voglio evitarla."

Sul perchè di questo clima così acceso, il governatore della Regione Puglia spiega: "Ti ho sostenuto all'ultimo congresso e l'idea era quella di cambiare classe dirigente e riconnettere il Pd alle questioni ambientali e la Green economy.

Potrei parlare di Taranto, di Bari, ma non voglio fare retorica e vado al sodo. Rispetto al passato, pensavo che rappresentassi un cambiamento netto anche sull'idea di classe dirigente. Invece, ho iniziato a pensare che qualcosa non andava."

Sulla Buona Scuola motivo di scontro: "Mi sono trovato in difficoltà quando quella scuola pubblica alla quale devo tutto. Io vengo da una famiglia modesta."

Emilano: "Per Renzi litigai con D'Alema"

Su articolo 18 e Referendum contro le trivellazioni Emiliano si era schierato contro l'ex Presidente del Consiglio

Sulla faida interna al Pd, Emiliano spiega come egli non faccia parte di nessuna corrente, così come gran parte degli iscritti al partito: "Bisogna ricucire i rapporti tra maggioranza e minoranza, anche perché io non faccio parte di nessuna delle due.

Siamo in migliaio senza corrente che votiamo in base al miglior candidato proposto."E rivolgendosi direttamente a Renzi: "Ho imparato da te segretario che in un momento in cui al fine di incontrarci ci siamo provocati. Se vuoi mettere al centro il congresso lo possiamo fare e condividere solo se chiunque vinca si sostenga l’altro."

Emiliano rivolge il suo intervento a Renzi ma anche alla platea.

E alla platea che rumoreggia durante il suo intervento, chiede di non perdere la calma e di ascoltare sino alla fine l'intervento, al fine di capirne il senso:"Non perdete la calma, ascoltate il finale dei discorsi.

Io non sono cambiato solo perché sono perplesso se proseguire con lui (Matteo Renzi ndr) o altri. Io escludo che lui voglia fare un congresso senza conoscere la legge elettorale." Sulla natura del Pd che vorrebbe:"Noi siamo gli eredi della resistenza, del movimento operaio, siamo quelli che abbiamo fatto la lotta alla mafia.

Il Pd può essere anche il partito di quelli che non contano niente, che non sono solo i disoccupati o i clochard, ma anche il titolare di un azienda, i lavoratori dei call center e tutti coloro possono essere in difficoltà."

'Il Pd o torna nel suo alveo naturale e o rischia di andare fuori dalla cornice'

Sulla sua candidatura a segretario nazionale: "Tante persone mi spingono in questa direzione non è perché ho un ruolo particolare, ma quello che è accaduto fino ad oggi ha scontentato tanto e indotto molti a non iscriversi. A loro vorrei chiedere di rientrare e di fare un congresso. Date un termine per fare le tessere, agevoliamo e non respingiamo in ogni parte di Italia. Fatelo con l’organismo di garanzia, fatelo facendo rispettare le regole facendo capire a tutti che il Pd è un luogo aperto di giustizia, libertà e uguaglianza."