Tutti contro Virginia Raggi. Ormai è chiaro, gli attacchi che subisce il sindaco della capitale sono all'ordine del giorno e non hanno precedenti. Una guerra politica che utilizza strumenti di tutti i tipi, soprattutto mediatici. L'ultima "grana", in ordine di tempo, sarebbe una polizza stipulata da Salvatore Romeo, ex capo della segreteria, proprio a favore del primo cittadino di Roma. E le accuse rivolte alla Raggi deriverebbero, presumibilmente, proprio dal fatto che, in seguito alla stipula di quella polizza e alla sua intestazione in favore della sindaca (quando non era ancora candidata a guidare il Campidoglio), ci sia stata una "contropartita" culminata con la nomina di Romeo a capo della segreteria, una posizione che gli avrebbe garantito una maggiore retribuzione rispetto a quella di funzionario del comune.

Tutto da dimostrare, certo, ma quanto basta per un attacco mediatico e politico.

Virginia Raggi era attesa ieri dai pubblici ministeri Francesco Dall'Olio e Paolo Ielo ed è andata incontro a un interrogatorio durato un'eternità: ben otto ore. In un post su facebook la stessa prima cittadina definisce l'interrogatorio "lungo ma cordiale", e spiega di aver fornito tutte le informazioni che le sono state richieste dai Pubblici Ministeri. La portavoce pentastellata si è dichiarata serena per quanto riguarda gli sviluppi della vicenda ed è passata al contrattacco: infatti, da quanto si legge nel post sulla sua pagina facebook, ha dichiarato che non rilascerà alcuna dichiarazione in merito alla vicenda e che gli unici a poterne parlare sono soltanto i suoi avvocati, onde evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione da parte di chiunque.

Inoltre la Raggi ha dichiarato di non essere assolutamente al corrente di essere la beneficiaria di polizze assicurative poichè si tratterebbe di polizze in cui non è prevista alcuna firma da parte sua. Ma soprattutto, il parere della procura sarebbe quello secondo cui tali polizze non costituirebbero reato, dato che non si otterrebbe dalle stesse una qualsiasi utilità di tipo corruttivo.

In sostanza, nessuna rilevanza penale.

Ed è per questo che Virginia Raggi si è detta intenzionata a valutare anche azioni legali nei confronti di chiunque, compresi organi di stampa, possa ipotizzare che lei abbia ricevuto qualsiasi tipo di agevolazione da questa operazione, di cui lei non era a conoscenza fino a ieri. Infine il sindaco della capitale si lamenta del fatto che si parli soltanto di gossip e non di politica e fa notare come, in tempi molto rapidi rispetto ad altre grandi città, sia stato approvato il bilancio preventivo del comune di Roma il 31 gennaio, ma che di questo non ne abbia parlato quasi nessuno.

Del resto, si tratta di un film già visto, dato che anche a Livorno è successa più o meno la stessa cosa con il sindaco Nogarin e la vicenda legata ad Aamps.

L'obiettivo di Virginia Raggi è comunque quello di portare Roma verso una rinascita, rispettando e portando a compimento il programma del MoVimento 5 Stelle, a cominciare dalla prossima settimana in cui, secondo la Raggi, partirà a Roma il "piano buche", che rappresenta il primo di una serie di interventi per risistemare la città. Sempre ammesso che nel frattempo non arrivi qualche altro attacco politico-mediatico.